Nelle Rsa piemontesi sono morte 660 persone in più, in questi mesi, dello stesso periodo del 2019

 

Dati che fanno davvero impressione e danno la dimensione di quanto il virus abbia colpito nelle residenze per anziani. I decessi nelle RSA piemontesi, al 15 aprile 2020, sono stati 660 in più dell’analogo periodo del 2019: 397 sono risultati positivi al coronavirus.

I dati li ha diffusi nel pomeriggio la Regione dopo avere analizzati e monitorato 588 Rsa piemontesi,

circa l’80% del totale.

 

Le residenze sanitarie assistenziali monitorate in Piemonte lo sono state con l’effettuazione dei tamponi virologici al personale e agli ospiti delle strutture: 20.642 in tutto i test eseguiti alla data del 20 aprile (sul totale di 102.082 realizzati a quella data sulla popolazione piemontese). Dei test nelle RSA 4.812 sono risultati positivi, 9.891 negativi, mentre 5.939 erano in attesa -al 20 aprile – dell’esito del tampone (fonte ASL).

 

Il monitoraggio in corso riguarda tutte le 750 strutture per anziani del Piemonte, che hanno più di 40 mila ospiti e circa 15 mila dipendenti.

 

Dai dati ricevuti dalle singole RSA, attualmente è risultato positivo al Covid-19 il 35% degli ospiti e il 23% del personale (percentuale riferita ai tamponi effettuati alla data del 15 aprile e comunicati dall’80% delle strutture).

 

«Circa 7 mila i tamponi effettuati tra il 14 e il 20 aprile – sottolinea il dott. Edoardo Tegani, responsabile sanitario dell’Area Rsa dell’Unità di crisi -. Un incremento importante in meno di una settimana, che continuerà nei prossimi giorni per potenziare al massimo il monitoraggio sia dei dipendenti che degli ospiti delle nostre Rsa»

 

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