Partita alle 11, dal “Del Prete”, l’avventura “Panduma a Tokyo”

Alle 11 di questa mattina, all’aeroporto “Del Prete”, dopo il saluto augurale del sindaco Roberto Scheda e la doppia benedizione (agli automobilisti e alla vettura) impartita da monsignor Giuseppe Cavallone, di fronte ad una folla numerosissima e festante, è partita l’avventura di “Panduma a Tokyo” di Salvatore Morabito, detto Salvo, e di Fabrizio Carrubba, detto Fabri. In cinquanta giorni, su una semplice “Panda”della prima ora, i due amici cinquantenni percorreranno circa 18 mila chilometri, attraversando dodici Paesi. In qualche modo, un’avventura che si ispira alla storica trasvolata Vercelli-Tokyo compiuta da Francis Lombardi, con il motorista Gino Cappannini nel 1930.

Come ha ricordato questa mattina l’agente immobiliare commerciale Patrizia Corniani (sua l’idea di legare il viaggio odierno a quello di Lombardi), il progetto ha anche un’importante finalità benefica visto che i vercellesi, chiamati a donare un euro per ogni chilometro percorso da Salvo e Fabri, potranno finanziare l’Avma, cioè l’Associazione vercellese che si occupa dei malati di Alzheimer. I versamenti andranno fatti direttamente sul conto corrente del’Avma. Un aspetto, questo, che ha particolarmente toccato il sindaco Scheda, presente ala partenza di “Panduma” (crasi tra Panda e il vercellese anduma, andiamo) con gli assessori Mimmo Sabatino e Valeria Simonetta.

Pima della partenza, innumerevoli le foto scattate, accanto alla loro Panda, dai due protagonisti dell’avventura con praticamente tutti i presenti, ma soprattutto con le loro famiglie. Scheda ha donato a Morabito e Carrubba libri su Vercelli da distribuire durante i percorso per far conoscere la nostra città. 

Ricordiamo che la macchina è stata messa a punto dal meccanico Nino Lombardi, che il dottor Piergiorgio Fossale ha suggerito i farmaci per il lunghissimo viaggio e che, tramite la telemedicina, controllerà lo stato di salute dei due piloti. Ovviamente anche il Web seguirà passo passo il tragitto grazie a Massimo Benedetti.

Carrubba e Morabito, che alloggeranno in diverse sistemazioni, senza escludere tenda e sacco a pelo, raggiungeranno Istanbul, poi Volgograd, Novosibirsk, Ulan Bator, Vladivostok, quindi la Corea del Sud col traghetto e poi si dirigeranno verso il Giappone sempre col traghetto. L’obiettivo è quello di essere ricevuti a Tokyo dall’ambasciatore italiano, come avvenne per Lombardi e Cappannini.

Una volta raggiunta la capitale del Giappone, i due piloti vercellesi torneranno in aereo, mentre un loro amico, Michele Fiorito, di Ciriè, si occuperà di riportare la Panda in Italia da Pechino (dove sarà trasportata in aereo da Tokyo) in Italia. A suo modo, una vera avventura anche questa.

Edm

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