Parte l’anno del Servizio Civile a Vercelli per 39 ragazzi: saranno impegnati su otto progetti

E’ iniziato oggi il nuovo anno di Servizio Civile per 39 ragazzi vercellesi, che per i prossimi dodici mesi si impegneranno al servizio dei cittadini, ricevendo anche formazione e orientamento al mondo del lavoro.

I ragazzi, andranno ad occupare posizioni lavorative in otto progetti distinti, portati avanti dal Comune di Vercelli, che anche quest’anno si avvale della collaborazione di numerose realtà locali, quali Coverfop, Università del Piemonte Orientale, Comune di Santhià, Diapsi Vercelli, Arcidiocesi, Museo Borgogna, Coverfop, Museo Leone, Museo del Tesoro del Duomo.

“Lasciati trasportare”, dal motto con cui è stata battezzata l’iniziativa, avrà una durata di 12 mesi, con 25 (contro le 20 degli anni scorsi) ore settimanali di lavoro, retribuiti con un compenso netto di 439,40 euro mensili. Questa mattina, in Sala Consiglio Comunale, ha avuto luogo la presentazione dei nuovi volontari e dei progetti per il 2020.

 

“L’obiettivo dell’amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore alle politiche giovanile Emanuele Pozzolo, rivolto ai 39 giovani – è quello di arrivare ad una rinascita giovanile della città attraverso un lavoro di potenziamento dell’attività del Servizio Civile che favorisca il più possibile lo sviluppo e la realizzazione di nuovi progetti futuri. Dobbiamo uscire radicalmente da quell’ottica che vede il Servizio Civile come un anno da  farsi così, perché non si ha altro di meglio da fare; concetto completamente sbagliato, perché il Servizio Civile, grazie al lavoro svolto dietro le quinte, svolto con grande entusiasmo dai ragazzi che hanno già vissuto in passato questa esperienza, costituisce per i giovani una grande chance. La città ha assoluto bisogno che tutti quanti diamo qualcosa di noi in modo da renderla più bella, più fruibile, più vivibile, più funzionale. Con questo impegno si possono rendere possibili tutta una serie di servizi che hanno una valenza e ricaduta positiva sul territorio, sulle imprese e sulle famiglie. Fornendo questo servizio inoltre, quello che se ne riceve in cambio è un’esperienza che costituisce un’occasione unica per potersi preparare, pe4r arricchire la propria conoscenza in ambiti specifici che sicuramente, al di là della retribuzione economica, porterà una formazione che sarà di grande aiuto per una futura vita lavorativa. E proprio l’entusiasmo, peculiarità tipica dei giovani, potrà dare quel pizzico di “sprint” in più, necessario a far decollare i progetti intrapresi. Da troppo tempo si vive con lo stereotipo che Vercelli sia una città che non dà niente ai propri giovani; la scommessa è quella di metterci tutti quanti in campo, e dare qualcosa di noi; dobbiamo uscire da questa mentalità triste, inventarci qualcosa insieme. Un primo passo che vogliamo intraprendere, sarà quello di decentrare la sede operativa di Informagiovani in un sito che abbiamo già destinato e a cui stiamo già lavorando (in via Laviny); Informagiovani è già adesso un servizio che riveste una grande importanza per i ragazzi, e che vogliamo rendere fruibile a 360°; l’obiettivo reale è quello di creare un polo, percepibile anche fisicamente e presente, all’interno della nostra città. Per quanto sarà nelle possibilità delle casse comunali, l’impegno dell’amministrazione sarà rivolto in modo massiccio sulla possibilità di rilanciare e far conoscere la città e il suo territorio grazie all’impegno e al lavoro dei giovani. Il servizio civile a Vercelli è da sempre gestito in maniera grandiosa, e ringrazio gli amministratori che mi hanno preceduto per il preziosissimo lavoro svolto in questo periodo di tempo, un lavoro che realtà ben più grandi, ricche e importanti ci invidiano apertamente”.

 

I ragazzi poi, aiutati dal Referente Comunale Danilo Fiacconi, hanno illustrato uno per uno, gli otto progetti a cui lavoreranno per tutto l’anno 2020. “I progetti – la precisazione di Fiacconi – sono contraddistinti ognuno da un colore diverso, e riguarda uno specifico ambito della vita sociale. Il centro di questa serie di progetti è nello sviluppo di Informagiovani, tramite cui si può arrivare a ripensare e rilanciare tutta una serie di attività legate al mondo giovanile. Verranno portati avanti progetti legati all’istruzione, come il progetto rosso, che andrà a coinvolgere i poli universitari di Vercelli, Novara ed Alessandria; il progetto arancione riguarda lo sviluppo a tutto tondo di Informagiovani, le sue funzioni di orientamento, supporto e coinvolgimento anche per quanto riguarda esperienze di lavoro e culturali. Il progetto giallo invece riguarderà la cultura, in particolare biblioteche e musei. Per quanto riguarda le biblioteche, il progetto è quello di riuscire a portare il patrimonio storiografico, archivistico e fotografico della città al di fuori della struttura della biblioteca, organizzando con la biblioteca dei ragazzi anche eventi di lettura e di promozione libri. In merito ai musei, l’obiettivo è quello di promuovere la cultura non solo sul territorio, ma anche al di fuori, cercare di coinvolgere non solo giovani vercellesi, ma anche persone che vengono da fuori, per turismo o per lavoro e che non conoscono bene il nostro patrimonio culturale. Il progetto verde, affronterà tematiche legate all’ecologia, con sopralluoghi sul territorio e sul patrimonio verde pubblico, e tenere lezioni su tematiche legate ai problemi ambientali. I progetti blu/azzurro, che interessano le politiche sociali e prevedono soprattutto di garantire assistenza a persone con disabilità psichiche o che comunque vivano in condizioni di particolare disagio; una possibilità di portare un aiuto concreto, ricavandone un arricchimento sul piano dell’esperienza personale. Questo, in estrema sintesi, è quanto di cui i ragazzi si occuperanno nei prossimi dodici mesi, e la nostra ambizione futura è quella di crescere ancora: stiamo infatti partecipando ad un nuovo bando per Servizio Civile, nel quale sono coinvolti altri enti che potrebbero presto aggiungersi a quelli con i quali stiamo già collaborando”.

 

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