Oltre al degente di luglio, nessun ricoverato per West Nile nell’Infettivologia vercellese. Un solo altro caso (asintomatico) tra i donatori di sangue

Anche se l’Istituto superiore di sanità sta correttamente segnalando l’aumento in Italia del numero di persone infette a partire da giugno, 144 (il dato è di pochi giorni fa) e 10 i morti, l’ultimo nel Bresciano, non c’è sinora alcun allarme nella nostra provincia per il virus West Nile, la malattia infettiva trasmessa dalle punture delle nostre comuni zanzare.

Secondo i dati ufficiali forniti dall’Asl, sono stati ufficialmente riscontrati due casi di positività al virus: uno è quello di cui abbiamo parlato il 21 luglio scorso: una persona venne ricoverata con sospetta encefalite nell’Infettivologia di Vercelli e poi dimessa, guarita, qualche giorno dopo. Il secondo ha riguardato una donazione di sangue: la persona che lo aveva donato era evidentemente un paziente asintomatico, ma gli accuratissimi controlli sui donatori hanno riscontrato la presenza del virus nel suo sangue.

L’Asl aggiunhe che il Servizio veterinario sta eseguendo diverso esami sugli uccelli selvatici morti (che sono i serbatoi principali dell’infezione: una normale zanzara che li punge si infetta e trasmette poi il virus all’uomo con una puntura), riscontrando in alcuni casi la presenza del West Nile. Ma, ripetiamo, dallo scorso mese di luglio nessun’altra persona ha dovuto ricorrere alle cure dell’Infettivologia vercellese per questa ragione. Una breve spiegazione per ricordare che il virus si chiama così perché venne isolato nel 1937 nel distretto West Nile dell’Uganda. In Italia è apparso per la prima volta nel 1998, e anche nella nostra Asl è già stato trattato con successo, nel reparto del dottor Borrè, negli anni passati.

Il virus è per lo più asintomatico, in rari casi può portare e sintomi simili all’influenza, in ancora più rari (soprattutto per le persone già debilitate da altre patologie) a disturbi neurologici anche gravi fino, purtroppo, alla morte. Dato che non c’è un vaccino o una cura specifica contro il West Nile, le raccomandazioni che i medici danno non possono essere che il proteggersi con sostanze repellenti per le zanzare, come il classico Autan, o altri prodotti specifici, da decenni utilizzati in aree come la nostra.

Tuttavia, sempre considerando i recentissimi dati dell’Iss, la nostra area non risulta tra le più colpite dal fenomeno perché dei 144 casi (di cui 87 in forma neuro-invasiva) sinora riscontrati a partire da giugno, 50 riguardano il Veneto, 22 l’Emilia Romagna e 8 l’intero Piemonte. Dunque, nessun allarme rosso, ma molta cautela.

Edm

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5 Commenti

  1. Una delle malattie più gravi che ci assilla è la paura di morire; tale recente presa di coscienza fa si che ormai siamo preparati ad ogni evento, “finale” o semi-finale .. grazie soprattutto ai virologi, riusciamo quasi sempre a scongiurarlo. Certo, pe via di tale virus (paura-tremens) trascorriamo pessime giornate, arrovellandoci sul bagnasciuga o rodendoci nel passeggio per i monti della Valsesia .. ma .. tant’è! .. ora siam preparati e sventiamo i pericoli grazie soprattutto a portentosi “vaccini”.
    Solo il caldo ci batte ancora. lo ammette anche il Ministro:
    ..
    ECCESSO DI MORTALITÀ: IL COMPLOTTO DEL “CALDO KILLER” SECONDO SPERANZA
    https://www.byoblu.com/2022/08/09/eccesso-di-mortalita-il-complotto-del-caldo-killer-secondo-speranza/

  2. La salute fisica, come dicevo qui sopra, ha ormai reso possibile il pieno dispiegarsi della salute mentale, la soddisfazione del piacere a 360 grandi .. anzi .. 720. Ecco l’ultima entusiasmante new (è di ieri .. ma la notizia, stamattina, pare ancora “ATTUALE” ed insuperata):
    ..
    LEI DIVENTA UOMO, LUI DONNA: SI SPOSERANNO DAL SINDACO PD 🤡
    https://voxnews.info/2022/08/11/lei-diventa-uomo-lui-donna-si-sposeranno-dal-sindaco-pd-%f0%9f%a4%a1/
    ..
    come disse una mia amica lesbica: l’amore è sempre amore! Dico io: ma le more non saranno mai mirtilli.
    ..
    Sghersi a barte .. rivisitiamo frettolosamente ..
    ..
    A Silvia
    Silvia, rimembri ancora
    Quel tempo della tua vita mortale,
    Quando beltà splendea
    Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
    E tu, lieta e pensosa, il limitare
    Di gioventù salivi?
    Sonavan le quiete
    Stanze, e le vie dintorno,
    Al tuo perpetuo canto,
    Allor che all’opre femminili intenta
    Sedevi, assai contenta
    Di quel vago avvenir che in mente avevi.
    ..
    ORA è IL CAZZO odoroso: e tu sUOLIi
    Così menarLO il giorno.
    Io gli studi leggiadri
    Talor lasciando e le sudate TETTE,
    Ove il tempo mio primo
    E di me si spendea la miglior parte,
    D’in su i veroni del paterno ostello
    Porgea gli orecchi al suon del– tuo vocIONe,
    Ed alla man veloce
    Che percorrea la faticosa tela.
    E TUTTO ‘L RESTO
    Mirava il ciel sereno,
    Le vie dorate e gli “orti”,
    E quinci il mar da lungi, e quindi il monte DI VENRE.
    Lingua mortal non dice
    Quel ch’io sentiva in seno/CAZZO.
    Che pensieri soavi,
    Che speranze, che cori, o Silvia/O mia/O!
    Quale allor ci apparia
    La vita umana e il fEto!
    Quando sovviemmi di cotanta/O speRMA,
    Un affetto mi preme
    Acerbo e sconsolato,
    EIACULAI
    E tornami a doler di mia sventura.
    (SI FA PER DIRE)
    O natura, o natura,
    Perché non rendi poi
    Quel che prometti allor? perché di tanto
    Inganni i figli tuoi?
    PERCHè NON CI LASCI IN PACE, oh PD?
    Tu pria che l’erbe inaridisse il verno,
    Da chiuso morbo combattuta e vinta,
    Perivi, o tenerella. E non vedevi
    Il fior degli anni tuoi;
    Non ti molceva il core
    La dolce lode or delle negre chiome,
    DE LI STUPRATTORI
    Or degli sguardi innamorati e schivi;
    Né teco le compagne ai dì festivi
    Ragionavan d’amore.
    Anche peria fra poco
    La SPERANZA mia dolce: agli anni miei
    Anche negaro i fati
    La giovanezza. Ahi come,
    Come passata sei,
    Cara compagna dell’ETA’ MIA NOVA,
    Mia lacrimata .. “speme”!
    QUESTO è QUEL MONDO ? questi
    I diletti, l’amor, l’opre, gli eventi
    Onde cotanto ragionammo insieme?
    Questa la sorte dell’umane genti?
    All’apparir del vero
    Tu, misera, cadesti: e con la mano
    La fredda morte ed una tomba ignuda
    Mostravi di lontano.
    ..
    TUO/A GIACOMO/A LEPARDI/A
    ..
    (SEGUE)

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