In occasione della festa patronale di Stroppiana la Soms locale ha allestito la mostra “Una bandiera per un ideale. Il Mutuo Soccorso attraverso i suoi vessilli”, che verrà inaugurata sabato 11 agosto alle 21.30 nella sede di via Mazzini, 9. A curarla Barbara Menegatti e Mariella Zanetta.
Era il 1 luglio del 1853 quando veniva formalmente costituita la Società degli Operai Agricoltori e Giornalieri dalla quale trae origine l’attuale Soms di Stroppiana che perciò compie la bellezza di 165 anni.
La mostra (visitabile fino a sabato 18 agosto tutti i giorni dalle 21 alle 23.30) nasce da un articolato progetto di ricerca svolto negli anni dalla Fondazione ed ha comportato anche il finanziamento di interventi di restauro conservativo di questi particolari manufatti. Interventi finanziati dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione, anche tramite uno specifico contributo a valere sull’otto per mille, a diretta gestione statale.
Saranno esposte le bandiere storiche, molte delle quali restaurate dalle monache dell’Abbazia benedettina “Mater Ecclesiæ” dell’Isola San Giulio, a Orta. La più importante è sicuramente quella storica della Soms di Stroppiana.
«La bandiera sociale – spiegano le curatrici Barbara Menegatti e Mariella Zanetta – è uno dei più significativi simboli della ultracentenaria tradizione di solidarietà e fratellanza delle Società di Mutuo Soccorso. Confezionate con tessuti preziosi, le bandiere del Mutuo Soccorso rappresentavano il segno distintivo di un sodalizio e accompagnavano i momenti più significativi della vita di una Società. I vessilli sopravvissuti ai disastri delle due guerre mondiali, alle devastazioni della repressione fascista, al trascorrere del tempo e all’incuria sono state oggetto di un restauro accurato, ritrovando il loro antico splendore. Attraverso le immagini riprodotte di questi splendidi manufatti, la mostra ripercorre la storia del Mutuo Soccorso dalle origini fino ai nostri giorni».
«Il nostro sodalizio – spiega la Presidente Claudia Borgo – si è impegnato in questi anni cercando di rendere attuali i principi che lo hanno retto nell’arco della sua storia. Per esempio, abbiamo cercato di dare continuità al settore dell’istruzione, un tempo come oggi, con la gestione – in convenzione con il Comune – del servizio di doposcuola».