Pochi istanti fa, l’Arcidiocesi Eusebiana ha comunicato quanto segue:
Mercoledì 23 aprile, alle 21, in cattedrale, l’arcivescovo di Vercelli, mons. Marco Arnolfo, presiederà una messa “pro defuncto Pontifice” in suffragio a papa Francesco, morto nella mattinata di oggi lunedì 21 aprile. La celebrazione sarà animata dal Coro della Cappella musicale della cattedrale. I fedeli di tutte le Comunità pastorali e il clero diocesano sono invitati a partecipare. Sin da subito i sacerdoti che lo vorranno potranno celebrare messe in suffragio secondo le indicazioni del Messale Romano e tenendo conto delle prescrizioni liturgiche dell’8ª di Pasqua. Si ricorda inoltre a tutti i sacerdoti che da ora, sino all’elezione del nuovo Papa, deve essere omesso il nome del Pontefice durante le messe citando solo, come segno di unità, il nome del vescovo.
Qualche istante fa, ci è giunto anche il pensiero del sindaco di Vercelli Roberto Scheda: “Esprimo il mio cordoglio e quello della città di Vercelli per la morte di Papa Francesco, esempio per tutti noi di accoglienza e vicinanza agli umili ed emarginati. In un periodo in cui spirano forti i venti di guerra, facciamo nostre le sue ultime parole, pronunciate durante la benedizione Urbi et Orbi, in occasione della Santa Pasqua: ‘Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo’”. Il sindaco ha quindi subito disposto che su tutti gli edifici pubblici di competenza comunale le bandiere venissero collocate a mezz’asta.
Questo il messaggio dell’Upo, l’Università del Piemonte Orientale:
“L’Università del Piemonte Orientale esprime il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, che ha lasciato un’impronta significativa nel dibattito contemporaneo.
Indipendentemente dalle diverse posizioni e sensibilità, riconosciamo il valore universale del suo impegno costante e appassionato sui temi della pace, della tutela dell’ambiente, della giustizia sociale e della lotta contro le disuguaglianze. Il suo appello a un’umanità più solidale e responsabile ha risuonato ben oltre i confini della Chiesa cattolica, ispirando riflessioni e azioni concrete in ambito accademico, politico e sociale.
In particolare, ricordiamo il suo contributo alla promozione del dialogo interculturale e interreligioso, elementi fondamentali per la costruzione di una società pacifica e inclusiva. Il suo messaggio di speranza e di apertura al prossimo, specialmente verso i più vulnerabili, ci invita a rinnovare il nostro impegno come istituzione accademica nella formazione di cittadini consapevoli e responsabili, capaci di affrontare le sfide del nostro tempo con spirito critico e costruttivo”.





