Maxi rissa in via Scalise: altri provvedimenti del Questore. “Dacur” per tre giovani

Si chiama “Dacur”, ed è il “Daspo” extra sportivo: significa “divieto di accesso in aree urbane”. Il questore di Vercelli, Maurizio Di Domenico, ne ha disposti tre nei confronti di altrettanti giovani che, nella ormai tristemente famosa notte della maxi rissa in via Scalise, una settimana fa, si erano particolarmente “segnalati” picchiando un cittadino straniero, anche a colpi di mazza da baseball e con un coccio di bottiglia.

I tre giovani (uno minorenne) di cui due già gravati da numerosi precedenti, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per “lesioni aggravate dall’uso di armi improprie” e, nei loro confronti, sono scattati i tre Dacur con il divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico intrattenimento rispettivamente per sei mesi, un anno e due anni, in base a ciò che avevano fatto quella notte.

Ricordiamo che il noto circolo privato nella via (sul quale da anni piovono proteste da parte degli abitanti dei dintorni) è stato chiuso, sempre su provvedimento del questore, per quindici giorni. Durante la notte fra l’8 e il 9 ottobre, le Volanti, fatte accorrere dalle numerose telefonate ricevute dagli abitanti della via, avevano faticato a riportare la calma perché gran parte della gente intercettata davanti alo locale era completamente ubriaca.

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2 Commenti

  1. Mi chiedo se .
    i “tre .. giovani che, nella ormai tristemente famosa notte della maxi rissa in via Scalise, una settimana fa, si erano particolarmente “segnalati” picchiando un cittadino straniero, anche a colpi di mazza da baseball e con un coccio di bottiglia”
    … siano già stati condannati o il provvedimento preso possa essere “PRECAUZIONALE” e se aver picchiato da parte di italiani (credo) un cittadino straniero sia più grave che aver picchiato un italiano per un non italiano. Molto spesso non si segnala la nazionalità di chi compie reati quindi immagino che la risposta sia si, dev’essere molto più grave e la pena comminata sarà maggiore.
    Speriamo che la decisione “serva” a migliorare sensibilmente la vivibilità del quartiere, per gli italiani ma soprattutto per i non italiani che soffrono dei pestaggi ripetuti da parte di gradassi vercellesi.

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