Maddalena ed Enrico hanno le chiavi simboliche della città

Il sindaco Corsaro consegna le chiavi simboliche della città a Maddalena Cardano e ad Enrico Rampazzo (foto Renato Greppi)

Rinviata lo scorso 6 gennaio, perché sarebbe stato impossibile organizzare la tradizionale veglia alle Acacie, nel rispetto delle norme anti Covid, l’incoronazione della Bèla Majin 2022, Maddalena Cardano, a cura del presidente del Comitato manifestazioni vercellesi, Stefano Roncaglia si è svolta oggi nell’aula consiliare del Comune, ed è stata immediatamente seguita dalla consegna delle chiavi simboliche della città, da parte del sindaco Andrea Corsaro, alla stessa Bèla Majin e al Bicciolano, Enrico Rampazzo.

Stefano Roncaglia incorona la Bèla Majin 2022 (foto Greppi)

Sia il sindaco sia l’assessore Ketty Politiche ha la delega per i rapporti con il Comitato manifestazioni, hanno sottolineato il momento ancora difficile per il Carvè Varsleis, anche sotto l’aspetto puramente benefico – che, portato avanti per decenni dal presidente onorario del Comitato Giulio Pretti, pure presente oggi in Consiglio,  costituisce la peculiarità e la base della manifestazione a Vercelli. In  ogni caso, sia Corsaro sia Ketty Politi hanno rimarcato il fatto che il Comune ha voluto assolutamente aprire questo Carnevale, anche se non è ancora possibile sapere come potrà essere condotto nelle prossime settimane.

Prima dela consegna delle chiavi simboliche della città hanno preso la parola sia la Bèla Majin uscente (che era stata proclamata nel gennaio del 2020, poco prima che scoppiasse la pandemia), Valeria Viesti, sia Maddalena Cardano sia Enrico Rampazzo.

La Bèla Majin uscente Valeria Viesti entra nell’aula consiliare con il Bicciolano

Valeria, come sempre, è stata molto empatica, molto cara: “Ringrazio la mia famiglia, che mi ha sostenuto in questi due anni e auguro a Maddalena di attraversare i meraviglioso momenti che io adesso ho nel cuore”. La nuova Bèla Majin – che è insegnante elementare a Stroppiana, il suo paese, e maestra di danza alla New Dance Center di Vercelli, ha detto che la prima volta che vide la Bèla Majin era stata circa quarant’anni fa e che solo nei sogni più belli avrebbe potuto immaginare di indossare oggi questi abiti e questa corona.

Ha quindi aggiunto: “L’amore che ho per Vercelli è quello che aveva mio papà (l’amatissimo avvocato e insegnante Carlo Cardano, scomparso nel novembre di due anni fa, ndr). Anche il solo portare un pizzico di spensieratezza in questi giorni così difficili sarà un gran traguardo”. Ha concluso il Bcciolano: “Ringrazio Valeria e la sua famiglia per tutto quanto hanno fatto in questi due anni e mi associo alle emozioni di Maddalena. Adesso partiamo, nella speranza che sia l’inizio di un lungo cammino”.

 

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. Ho paura che quelle chiavi, per via delle “Autorità” e della “pandemia carnevalesco” incocceranno soltanto nei cosiddetti “lucchetti di Greggio”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here