Ieri, in parco Camana, non era riuscito ad esserci, ma oggi 26 aprile (giorno in cui Vercelli fu ufficialmente liberata, 80 anni fa), nei suoi Cappuccini, davanti al Monumento ai Caduti, sì. Lui, Renato Giara, cent’anni compiuti mercoledì, l’ultimo partigiano della provincia di Vercelli è stato accolto con smisurato affetto dal sindaco Roberto Scheda, dell’oratore ufficiale odierno, Sandro Orsi (bravo come ieri era stato Giacomo Ferrari), le autorità, i vertici dell’Anpi, numerosi cappuccinatti, ma anche tanta gente arrivata dalla città.

Fino agli ultimi giorni di febbraio, erano due i partigiani ancora viventi, ma Luigino Malinverni, per parecchio tempo anche presidente dell’Anpi vercellese, se n’è andato a 98 anni e “Sorcio” (questo il nome di battaglia da partigiano di Giara) è rimasto solo. Solo ma con tanta gente intorno in segno di ammirazione, rispetto e affetto.

Oggi, dopo decenni di partecipazioni al 25 Aprile sempre ben saldo sulle gambe, era in carrozzella. “Ma mi sono trovato di fronte – ci ha detto il sindaco Scheda – un uomo lucidissimo, che è stato fantastico, commovente ascoltare. Questo 26 Aprile ai Cappuccini mi ha fatto un dono straordinario”.






Le generazioni che hanno fatto storia
nel 4 lustri del governo Fascista
avevamo energie inesauribili:
di carattere, fisiche e mentali
Tutto ciò traspare, a mio parere,
dal solo, recente “titolo” de laStampa:
…..
I 100 anni del partigiano Sorcio:
“La mia Resistenza
tra botte, fughe e false identità”
…..
Verrebbe alla mente, e ciò
non vuol esser poco opportuno,
un confronto col cofondatore delle BR,
figlio di partigiani, Alberto Franceschini,
mancato in questi giorni
(ma è stato appena reso noto), a 77 anni
dopo aver creduto, inizialmente, di poter
rendere ancora più libera l’Italia..
Altro.
…
Alberto Franceschini
https://it.wikipedia.org/wiki/Alberto_Franceschini