Una lettrice: “Ho ricevuto una bolletta elettrica astronomica, 20 volte superiore al consumo reale, ma non ho ancora aperto il negozio!”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di protesta di una lettrice riguardo i disguidi su di un contratto di allaccio corrente, neturalmente ospiteremo una eventuale replica dell’azienda fornitrice dei servizi se dovesse arrivare.

 

Gentilissimo Direttore,
mi chiamo Marisa Vaudagna e Le scrivo per raccontare un’ASSURDA quanto INACCETTABILE esperienza con Atena Trading/Gruppo Iren.
Io sto per aprire un negozio di panetteria qui a Vercelli, in via Massaua di fronte allo stadio S. Piola, ma ad oggi la mia partita iva è ancora INATTIVA.
Ad inizio Agosto ho regolarizzato il contratto per la fornitura di energia elettrica e acqua con Atena Trading, senza spese di allaccio scegliendo la domiciliazione delle bollette.
Il 21 Ottobre ho ricevuto la prima fattura con un consumo “STIMATO” di oltre 600 kwh e un totale da pagare di oltre 500 euro!!!! Credevo di morire d’infarto!!!!
E da lì è cominciato un iter…ancor più assurdo…che non ha portato alla soluzione del problema!
Dallo sportello Atena sono stata rimbalzata al numero di telefono dell’UFF. CLIENTI che mi ha proposto la rateizzazione, suggerendomi comunque di effettuare l’autolettura del consumo sul mio contatore, per provare a far modificare la fattura emessa. Io ho inviato via email i numeri dei consumi rilevati ma poi sempre telefonicamente mi viene detto di portare personalmente il modulo di reclamo compilato con le letture allo sportello di Atena di Vercelli (consumo rilevato di circa 20 VOLTE INFERIORE A QUELLO STIMATO!!!).
Allo sportello mi viene detto che la fattura emessa nei miei confronti era di CONGUAGLIO e ACCONTO per cui l’autolettura non poteva essere presa in carico e registrata, e quindi nessuna modifica poteva essere richiesta e ottenuta!!!
Le pare possibile che in questo periodo storico-economico così difficile una persona intenzionata a tentare l’avvio di un’attività imprenditoriale, con intraprendenza e coraggio, possa essere trattata in questo modo, chiedendole di pagare in anticipo spese per consumi non effettuati, senza aver nemmeno ancora inaugurato né iniziato la propria attività?!
La semplice, ovvia e seria soluzione sarebbe l’emissione di una nota di credito che annullerebbe la fattura emessa, sostituendo quest’ultima con una nuova calcolata sui consumi effettivi da me rilevati e comunicati. Le sembra una procedura tanto difficile?!
Mi auguro che tutto si risolva positivamente e velocemente, e che tali accadimenti non capitino più, né a me né ad altri onesti e seri utenti!

La ringrazio e cordialmente La saluto,
Marisa Vaudagna.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. La signora ha ragione. Nessuna somma di danaro potrà mai esser chiesta senza un corrispettivo .. se si andasse in Cassazione le sarebbe sicuramente dato ragione
    .. forse! (perché a volte la Cassazione sbaglia, al pari dell’Iren e .. ecc. .. ma non diciamolo in giro).
    Quando quei servizi erano in mano pubblica e la mano pubblica tutelava i cittadini (ri-forse).. immagino, il caso si sarebbe concluso proprio come suggerisce la intraprendente, pratica e acuta signora:
    ” .. l’emissione di una nota di credito che annullerebbe la fattura emessa, sostituendo quest’ultima con una nuova calcolata sui consumi effettivi da me rilevati e comunicati ..”
    Semplice, no?
    L’Azienda sosterrà che (forse) la signora avrebbe dovuto optare inizialmente per il consumo effettivo, come previsto dal regolamento, se voleva una fattura “effettiva” e che da anni e anni esiste l’alternativa, si tratta quasi di consuetudine .. e .. blà, blà .. e la signora dirà .. si, ma, potevano dirmelo allo sportello .. non sono stati chiari e io ho firmato .. blà blà .. e l’Azienda, ancora, blà blà ..
    Quel che è molto probabile è il futuro successo della “Panetteria Marisa” .. sia per la piccola pubblicità che INVOLONTARIAMENTE s’è data con questa “uscita” .. e perché (parlo da numerologo) con due iniziali M &V si è .. appunto, persone pistine e irriducibili.
    Ci andrò anch’io nel negozio (se aprirà) .. anche perché .. “in questo periodo storico-economico così difficile..” bastava una fattura di 500 euro per mettere in stato di pre-infarto .. il prezzo del pane sarà di certo Molto Vantaggioso per il compratore!!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here