Lerda rompe la maledizione: la Pro finalmente torna a vincere

Da FC Pro Vercelli 1892

Esordio coi fiocchi per Franco Lerda sulla panchina della Pro Vercelli che è tornata a vincere dopo le quattro sconfitte di fila che erano costate il posto a Scienza. 2-0 a Fiorenzuola, arrivato grazie a un primo tempo praticamente perfetto, in cui Bunino e Rolando sono stati devastanti. Non a caso i due attaccanti sono stati autori dei gol partita.

In generale tutto l’atteggiamento della squadra è cambiato in meglio: più grinta, più aggressività e più determinazione. Nella seconda frazione la Pro si è limitata ad amministrare e lo ha fatto bene visto che, tolta un’amnesia di Masi, il Fiorenzuola non si è mai avvicinato alla porta di Rendic.

La prima Pro Vercelli targata Lerda scende in campo con il 3-4-3. Rendic tra i pali; Cristini, Masi e Auriletto sulla linea difensiva; Clemente, Emmanuello, Vitale e Gatto a centrocampo; Della Morte, Bunino e Rolando in attacco. Comi, acciaccato, parte dalla panchina. Nel Fiorenzuola di Tabbiani il tridente è composto da Bruschi, Oneto e Giani.

Inizio arrembante della Pro, prima con Rolando e poi con un mezzo pasticcio della difesa emiliana che per poco non combina il patatrac. La palla carambolata su un difensore dopo un’azione avventata di Battaiola per poco non entra clamorosamente in porta. Al 10′ Pro in vantaggio con Bunino che di testa anticipa tutti, approfittando di un corner calciato da un compagno.

Al 12′ Emmanuello va vicino al 2-0 con un bel tiro da fuori area. Al 14′ il raddoppio arriva con Rolando imbeccato da un preciso assist di Bunino. Al 25′ si vede il Fiorenzuola con Giani, ma Rendic è molto attento e non si lascia sorprendere. Alla mezz’ora Currarino solo davanti a Rendic, ma il portiere non si lascia ipnotizzare e respinge.

La Pro Vercelli è molto aggressiva, ma anche il Fiorenzuola non sta a guardare. Di conseguenza ne viene fuori un match combattuto e divertente. Al 40′ ancora un’occasione per la Pro, sempre sul tandem Rolando-Bunino. Il numero 9 si gira bene, ma non riesce a chiudere. Al 40′ Bunino rende il favore a Rolando che sbaglia. Si va a riposo sul risultato di 2-0 per la Pro.

Al 55′ Lerda effettua il primo cambio: fuori Cristini, che accusa qualche problema fisico, dentro Crialese. In questo frangente di gara, la Pro amministra il vantaggio, mentre il Fiorenzuola non appare troppo convinto. Al 70′ grave errore di Masi che quasi costa il gol. Per fortuna dei bianchi il nuovo entrato Arrondini calcia fuori da buona posizione.

Al 79′ esce Della Morte, al suo posto Bruzzaniti. All’82’ Gatto ruba palla e si invola sulla destra, palla in mezzo per Bruzzaniti anticipato in angolo. L’arbitro concede cinque minuti di recupero, ma non succede più nulla. Finisce 2-0 per la Pro Vercelli che torna in zona playoff. Prossimo impegno domenica 19 al “Piola” contro il Mantova, ultima partita del girone di andata.

Massimiliano Muraro

Tabellino

Fiorenzuola (4-3-3): Battaiola; Olivera (dal 65′ Guglieri), Ferri, Cavalli, Dimarco (dal 46′ Danovaro); Currarino, Fiorini, Palmieri; Bruschi (dal 78′ Godano), Oneto (dal 65′ Mamona), Giani (dal 68′ Arrondini). A disposizione: Burigana, Potop, Zaccariello, Maffei, Esposito, Nelli, Varoli. All. Tabbiani.

Pro Vercelli (3-4-3): Rendic; Cristini (dal 55′ Crialese), Masi, Auriletto; Clemente, Emmanuello, Vitale, Gatto; Della Morte (dal 79′ Bruzzaniti), Bunino, Rolando. A disposizione: Rizzo M., Scali, Carosso, Comi, Sangiorgi, Louati, Rizzo L., Erradi, Iezzi, Secondo. All. Lerda.

Arbitro: Niccolò Turrini di Firenze; assistenti Franck Loic Nana Tchato di Aprilia e Matteo Nigri di Trieste; quarto uomo Alessio Marra di Mantova.

Gol: 10′ Bunino (P), 14′ Rolando (P).

Ammoniti: Masi (P), Gatto (P), Clemente (P), Palmieri (F), Oneto (F), Rendic (P), Rolando (P).

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2 Commenti

  1. In tre giorni.. (da tanto era arrivato Lerda) tutto é cambiato. Ha pesato di più la partenza del precedente o l’arrivo del nuovo allenatore? Quel che sembra fuor di dubbio è che, a torto o a ragione, per motivi tecnici o caratteriali, proprio come i No-Vax, quasi tutti i giocatori non credevano più nella Scienza.

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