È ormai a portata di mano il primo obiettivo stagionale per l’Engas Hockey Vercelli, che “vede” la qualificazione alla fase successiva di Coppa Italia; al club bianco gialloverde, sarà infatti sufficiente tornare dalla trasferta di sabato 23 a Novara con i tre punti in tasca, per festeggiare il passaggio del turno. Quella che però, agli occhi dei tifosi appare una semplice formalità, non lo è affatto per mister Paolo De Rinaldis; il tecnico ligure, da vecchio lupo delle piste da hockey, getta infatti acqua sul fuoco dei facili entusiasmi, predicando calma e concentrazione, tenendo sempre alta l’attenzione di squadra e ambiente sugli obiettivi prefissati a inizio stagione.
“È ovvio – spiega De Rinaldis – che il discorso-qualificazione è ormai quasi chiuso, ma bisogna sempre tenere presente che ogni partita fa storia a sé, soprattutto quando si tratta, seppure in tono minore rispetto al passato, di un derby tra due società storiche quali sono Vercelli e Novara. Sabato sera dovremo scendere in campo privi di Motaran, assente per impegni di lavoro di cui comunque eravamo a conoscenza da tempo; in settimana stiamo provando in allenamento una serie di rotazioni e schemi alternativi, che possano permetterci di patire il meno possibile la sua mancanza. Ho la fortuna di guidare un gruppo di grandi atleti, uomini e professionisti impeccabili, che lavorano quotidianamente con grande impegno per dimostrare partita dopo partita il loro valore ai propri tifosi. La condizione è in continua crescita, settimana dopo settimana; abbiamo una rosa di giocatori esperti, molto competitiva, che sta confermando le grandi aspettative che una piazza importante come Vercelli ha riposto in questa nostra nuova realtà sin dal primo giorno. Vedere 400-500 persone al palazzetto per delle partite di Coppa Italia di serie B, con soli tre mesi di vita alle spalle, per il nostro sport è qualcosa di sensazionale, a memoria credo non sia mai accaduto. Segno che stiamo lavorando bene, e quando dico “stiamo” intendo tutti, a partire dalla dirigenza, allo staff tecnico, al preparatore atletico, ai giocatori, ai meccanici, alle persone che fuori pista si occupano di marketing e promozione. Ognuno ha il suo preciso compito e lo svolge nel migliore dei modi”.
E, a proposito di staff tecnico, De Rinaldis spende un particolare elogio per Graziano Bellotto, suo “secondo” e amico fraterno praticamente da sempre. “Graziano è un ottimo preparatore dei portieri ed una spalla preziosa per me; è un uomo di poche parole, ma è un grande conoscitore di hockey, e sono molto attento a quanto mi riferisce di quanto accade in pista, magari segnalandomi alcune sfumature del gioco che io, dalla panchina, a volte non riesco a cogliere appieno. La sua competenza hockeystica è di grandissima importanza per il lavoro di tutto il gruppo”.
Anche a livello di marketing, i responsabili del settore stanno lavorando a pieno ritmo: oltre alle varie iniziative già affrontate nel sociale, è stata resa ufficiale una novità inerente al campionato che prenderà il via a gennaio 2020. E’ infatti in vendita un abbonamento speciale che, al prezzo di 25 euro, darà diritto ad assistere alle sette partite casalinghe, con un omaggio “plastic free”, ovvero una borraccia di alluminio con il logo Hockey Vercelli. “Questo abbonamento – osserva il Vice Presidente Alvise Racioppi – lancia un doppio messaggio: un risparmio per il tifoso, che pagherà solo 5 delle 7 partite casalinghe e la possibilità di fare un regalo utile; siamo la prima società italiana a declinare il nostro impegno nell’ecosostenibilità”.
Un’iniziativa molto positiva, che incontrerà sicuramente il gradimento dei tifosi vercellesi, e che è stata resa possibile anche grazie ad un aiuto molto prezioso.
“E’ doveroso – sottolinea il direttore generale Domenico Sabatino – ringraziare la pizzeria Real Piper, che ha sponsorizzato questo nostro progetto con un consistente aiuto, così come ringraziamo tutti gli altri nostri sponsor; non solo per l’impegno economico fine a sé stesso, ma per il fatto che, sono anche sempre presenti alle nostre partite interne, cosa non del tutto scontata. Una partecipazione attiva, che dimostra la reale convinzione di queste persone nel nostro progetto sportivo, la dimostrazione che società e squadra stanno lavorando bene. Una manifestazione di stima e affetto, che ci onora e riempie di giustificato orgoglio”.
