Le opposizioni in Comune unite: “Il Bilancio in approvazione è insufficiente per la crisi che viviamo, è senza visione e senza speranza”

Riceviamo e pubblichiamo

 

Sono passati due mesi dallo scoppio dell’emergenza sanitaria ed è chiaro che, a essa, seguirà una crisi economica e sociale. È il momento di mettere in campo, in ogni settore pubblico e privato, nelle imprese, nelle amministrazioni, ovunque, visione, capacità progettuale e spirito di collaborazione.

 

Abbiamo atteso due mesi che il Comune battesse un colpo, consci che nessuno era pronto ad assorbire l’urto drammatico del Covid-19. Abbiamo pazientato ma adesso vorremmo vedere che qualcosa si muove. E invece non è così.

 

Lo specchio di questa situazione ingessata è il Documento Unico di Programmazione per il triennio 2020-2022, che è la fonte e la linea guida dell’attività amministrativa del prossimo periodo. Così come il bilancio, con cui l’Amministrazione traduce in numeri le idee e gli obiettivi per il governo della città. Oggi, in nessuno dei due documenti c’è traccia di quello che stiamo vivendo.

 

Il bilancio e il DUP, che saranno proposti domani all’approvazione del Consiglio comunale, sono, per ammissione del sindaco e della giunta, in versione pre-Covid, sono del tutto avulsi rispetto alla realtà drammatica che stiamo vivendo. A chi seguirà il dibattito di domani sembrerà che il Consiglio viva su un altro pianeta.

 

Il bilancio non prevede agevolazioni per chi è in difficoltà, famiglie, imprese artigiane, commerciali e produttive: IMU, TARI, bollette, addizionale IRPEF … tutto come prima. Non ci sono tracce e neppure bozze di nuovi progetti, non ci sono idee per difendere i deboli e, soprattutto, per far ripartire la città. Sappiamo bene che non può fare tutto il Comune ma è in questi momenti che serve una guida locale, qualcuno che chiami a raccolta imprese e cittadini, tiri le fila e supporti idee e iniziative. Serve una regia preparata, collaborativa, aperta, che non c’è oggi in questa Amministrazione.

 

Anche gli emendamenti del sindaco sul bilancio, che forse vorrebbero essere un aggiustamento, almeno parziale, all’emergenza, sono in realtà una presa d’atto contabile di risorse arrivate al Comune da altri enti, lo Stato, la Regione, la Fondazione e alcuni privati, a tappare minori entrate (come quelle dei parcheggi) e a costituire piccoli fondi del tutto insufficienti rispetto alla gravità della situazione. Basti pensare, per fornire alcune cifre, che 530.000 € – Patto per la comunità – vengono elargiti da privati. Grazie a contributi esterni derivanti da Stato, Regione e privati dovrebbero entrare nelle casse comunali circa 2.500.000 di €

 

Per non parlare, delle minori spese per l’assistenza ai disabili (meno 130mila euro), i centri estivi (meno 50mila) e gli interventi per l’infanzia (meno 77mila). Sono evidentemente risparmi per attività non svolte nel periodo di chiusura ma manca una chiara allocazione su analoghi servizi per il futuro.

 

Mancano del tutto alcune voci importanti per il futuro della città: la mobilità, che il ripensamento degli spazi cittadini chiederà di rivedere, la piscina, di cui manca tutta la fase 2, la raccolta differenziata. Manca nel DUP ogni riferimento alla gestione pubblica dell’acqua (votata in Consiglio comunale a settembre 2017).

 

Quello che viene proposto domani al Consiglio comunale non è un progetto che possa dare fiducia sul futuro di Vercelli né un’iniziativa in grado di coagulare le energie e l’impegno dei cittadini. Lontana dalle persone e dalle imprese, l’Amministrazione si arrocca e nasconde le sue debolezze dietro i soliti atteggiamenti arroganti. Così domani approverà un bilancio e un Documento di Programmazione senza visione e senza speranza.

 

 

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