Nel 1981, l’industriale e giornalista Alberto Bertuzzi, primo “difensore civico” d’Italia, come si era lui stesso proclamato, pubblicò un libro fortunatissimo intitolato “La Costituzione comoda” che ebbe un enorme successo in Italia. Con la sua battaglia per diffondere il testo della Carta, nel tentativo di avvicinare il Paese reale al Paese legale”, gli mi spesso la classe politica con le spalle al muro: famosa la sua cosiddetta “operazione Roma”, quando convocò sette ministri per saggiare la loro preparazione sui 139 articoli della Costituzione.
Ha raccolto questa importate eredità del “cittadino scomodo” Bertuzzi (morto nel febbraio del 1988) il vercellese Pierluigi Lamolea, laureato in Scienze e politiche e sociali con una tesi in filosofia del diritto, che è esponente della Polizia locale (non nel capoluogo) e che ha pubblicato per l’Editrice “La Grinta”, un’agile, documentatissima ed efficace opera in intitolata semplicemente “La nostra Costituzione”.
Autorevoli le tre prefazioni dell’opera a cura del magistrato dell’Ufficio di Sorveglianza di Vercelli Sandra Del Piccolo, del magistrato Consigliere della Corte d’Appello di Torino Jacqueline Monica Magi e del linguista dell’Università di Siena Giuseppe Patota. E poi ovviamente l’introduzione dello stesso Lamolea e la successiva storia, sempre a cura dell’autore, della nascita della super-legge italiana votata il 22 dicembre 1947dall’Assemblea costituente ed entrata in vigore il 1° gennaio successivo. E poi tutti i 139 articoli e le Disposizioni transitorie e finali.
Un’opera importante, quella edita da La Grinta, dedicata soprattutto ai giovani (ma non solo a loro) che i vercellesi possono trovare in edicola.
Edm
Scrivere oggi
un libro sulla Costiuzione
dimostra, se non addirittura
un grande Coraggio,
almeno .. “Grinta”,
a rendere il tutto ancora più “certo”,
“autorevole”, competitivo
contribuiscono quelle tre prefazioni.