Vercelli – Sono già parecchi i cittadini vercellesi che hanno prenotato il posto sabato sera, al Pisu, per assistere, a partire dalle 21,15, a “Bentornata Vercelli”, la manifestazione pubblica organizzata dal Comune per commemorare le vittime e dire grazie agli operatori sanitari impegnati nella battaglia contro il Covid, ma anche ai benefattori che li hanno sostenuti con le loro donazioni fondamentali di Dpi, ed infine a coloro che hanno finanziato il Patto per la Ripresa di Vercelli.
Saranno ringraziati dal sindaco Andrea Corsaro, dal prefetto Francesco Garsia, dell’arcivescovo Marco Arnolfo, alla presenza di tutte le altre principali autorità cittadine e provinciali. La Camerata Ducale, diretta da Guido Rimonda e con la figlia Giulia Rimonda in veste di violino solista, eseguirà musiche di Ennio Morricone, per celebrare il maestro recentemente scomparso, quindi di Bach, Charpentier, Boccherini e Handel. Verrà proiettato il nuovo video di Matteo Bellizzi “Vercelli in lockdown” e ci sarà una sorpresa finale, di augurio per Vercelli, sempre a cura di geniali creatori di immagini, sempre vercellesi.
Ricordiamo che i posti gratuiti per assistere all’evento si devono prenotare, indicando quanti ne servono, all’indirizzo e-mail [email protected]. Per agevolare le persone più anziane che non hanno dimestichezza con la posta elettronica, venerdì e sabato saranno allestiti due punti-prenotazione in piazza Cavour.
Nelle ore che stanno precedendo l’evento (il primo del genere post-lockdown in Piemonte e probabilmente non solo in Piemonte) è però polemica sui costi: 30 mila euro. Ne parliamo con il sindaco Corsaro.
Ci sono state non poche critiche sui costi rilevanti di “Bentornata Vercelli” proprio in questo momento…
“Critiche sorprendenti. Ricordo gli applausi a medici, infermieri, operatori del soccorso dai balconi, in pieno lockdown. Tutta la città esprimeva il grazie sentito, commosso e riconoscente a questi veri eroi. E adesso che l’amministrazione vuole dedicare una serata, ‘per ricordare e per ringraziare’, dedicata solo a loro, nascono le polemiche”.
Perché è così costosa?
“Innanzitutto precisiamo che non è affatto detto che quella cifra che abbiamo messo in delibera ‘fino a 30 mila euro’ non possa essere utilizzata per altri eventi nella stessa sede. I costi più rilevanti, specie adesso in tempi di Covid, sono per la sicurezza. Il piano di sicurezza ci è costato un’enormità, ma ci sarà utile anche per altre iniziative che potremo organizzare, con modalità analoghe, a questa. L’emergenza Covid ci ha costretti a confrontarci su problemi economici che prima non esistevano. Vuole un esempio, banale ma pratico? I gabinetti: non si possono più sistemare quelli chimici, e ce ne vuole uno realizzato con tutti i crismi previsti dalle regole anti-Coronavirus ogni cento spettatori. Sa qual era la cifra iniziale che ci era stata richiesta? Più di 14 mila euro, per i gabinetti. Trattando siamo riusciti a ridurla drasticamente. Detto dei gabinetti, pensi a tutto il resto, pensi al palco. Qualcuno va a dire in giro che è troppo alto il cachet della Camerata Ducale. Sapete quant’è? Di poco superiore ai 9 mila euro. E parliamo di una trentina di artisti di assoluto valore. Lo scorso anno, stavamo valutando il concerto di una cantante del passato che ha ancora un certo seguito: una cantante con la sua band. Sa quanto ci sarebbe costata? Ventiquattromila euro. Non c’è confronto. La Ducale è di fatto un’orchestra vercellese, che ha portato il nome della nostra città in tutto il mondo: ciascuno dei ventisette musicisti che suoneranno – e anche qui abbiamo dovuto ridurne il numero per i distanziamenti -, tutta gente che ha studiato in Conservatorio, che insegna, che tiene concerti, verrà a prendere, al netto, meno di quanto le prenderebbe un idraulico per aggiustarle il bidet”.
Insomma, lei crede molto in questa serata.
“Sì perché sarà memoria, ricordo e riconoscenza. Ma sarà anche l’occasione di proclamare visivamente la ripartenza di Vercelli. Pur in sicurezza, e senza commettere errori che potrebbero costarci caro, dobbiamo ripartire tutti”.
Però si dice che uno spettacolo sia un po’ poco per l’estate vercellese…
“Ma non è assolutamente vero che sarà l’unico. Proprio mentre stiamo parlando io e lei, stasera al Civico gli Anacoleti rappresentano il Mistero Buffo di Dario Fo e domani sempre al Civico, sempre con le distanze e tutto ciò che prescrivono le norme di sicurezza, andrà in scena ‘Amleto Take Away’ a cura di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari. Domenica in piazza Cavour, dal pomeriggio a sera, grande evento per i giovani, con una straordinaria presenza, che presenteremo giovedì. L’assessore Sabatino è al lavoro per altri appuntamenti estivi e già ci muoviamo per un settembre molto fitto e interessante”.
Tornando però a sabato sera c’è anche chi pone riserve per il fatto che si poteva investire per aiutare la gente in difficoltà in questo momento…
“Abbiamo e fatto e stiano facendo tantissimo. Vorrei ricordarle che siamo stati i primi a mettere qualche soldo reale in tasca ai piccoli imprenditori, negozianti, grazie al Patto per la ripresa. Proprio in questi giorni, queste persone verranno ulteriormente sostenute con un contributo sulla Tari proporzionato in base al giorni di chiusura che hanno dovuto subire. E stiamo preparando altre delibere per aiutare le famiglie più bisognose, che hanno immediatamente usufruito subito dei buoni spesa, che, anche con il contributo essenziale di Olmo, abbiamo sostenuto nel pagamento delle utenze domestiche di Asm/Atena. Le Politiche sociali sono costantemente al lavoro”.
Tuttavia queste cose che lei ci sta elencando non vengono mai illustrate, se non sul sito del Comune, che molti non consultano. Lei ogni tanto lancia qualche messaggio sulla sua pagina Facebook. Troppo poco.
“Non sono un sindaco da social e so che mi è stato rimproverato anche e soprattutto durante il lockdown. Ma in quei giorni l’Unità di Crisi regionale era stata chiara: solo noi possiamo dare notizie ufficiali, ed io, da presidente dell’Anci regionale avevo il compito di vigilare che tutti i sindaci si adeguassero alle disposizioni dell’Anci. Come potevo andare io in diretta Facebook e violare regole che imponevo agli altri?”.
Ma adesso si sentirebbe di andare su Facebook e perorare la causa della manifestazione di sabato sera?
“Anche subito, ma penso di non averne bisogno. Mettere assieme, memoria e riconoscenza con un evento di altissima qualità non è da tutti i giorni, specie dopo l’isolamento che ci ha messi a dura prova. I cittadini si stanno prenotando e saranno in tanti a dire grazie al dottor Borrè e ai tanti eroi che ci hanno consentito non solo di sopravvivere, ma, letteralmente, di vivere”.
Enrico De Maria