La Lega dei Diritti del Malato e Alessandro Stecco assieme per l’abbattimento delle barrirere architettoniche nelle città

Obbiettivo: lavorare per abbattere il più possibile le barriere architettoniche nelle città, in modo che siano più vivibili da tutti. La Lega Diritti del Malato accende un faro su di un argomento di pressante attualità e lo fa incontrando il presidente della commissione Sanità piemontese, il leghista Alessandro Stecco, per parlare di un progetto coordinato da un team di giovani ingegneri, architetti e persone con disabilità.

“Ho incontrato con grande piacere Marco Gemelli, Presidente nazionale della Lega Diritti del Malato – racconta il medico e professore universitario eletto in Regione nelle file della Lega Alessandro Stecco – con l’ingegner Francesca Gadusso, responsabile amministrativo di Conf-Fir, il dottor Roberto Tedeschi e Angelo Gemelli, in rappresentanza dei pensionati Conf-Fir, che mi hanno illustrato il progetto di abbattimento delle barriere architettoniche affidato ad un team di giovani tecnici che lavorano al fianco di persone con diversa abilità e che si pone come scopo quello di rendere le città più vivibili per chiunque. L’iniziativa, che è già stata attivata in alcune città, mi vedrà interlocutore attivo insieme al collega consigliere regionale Valter Marin presso la commissione Sanità che presiedo, negli assessorati e presso la Giunta affinché i temi dell’accessibilità e del diritto alla salute dei più fragili abbia in questa progettualità una nuova arma”.

“Attraverso l’impegno dei volontari della Lega Diritti del Malato e la collaborazione con le università del Piemonte – continua il presidente Alessandro Stecco – si vuole andare a riprogettare la libertà laddove oggi ci sono barriere architettoniche offrendo un servizio alle persone più fragili che non impatta sui sempre più limitati trasferimenti centrali verso gli enti locali. Ricordiamo sempre che abbattere le barriere è un servizio reso non solo ai piemontesi con diversa abilità ma una fetta ben più ampia della popolazione fatta da anziani, persone obese, bambini e malati cronici”.

 

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