Torino – Con la presenza sempre maggiore della rete, di Internet e della comunicazione degli oggetti che ci circondano tramite la stessa internet, si apre una nuova era anche per la vita domestica. Era supportata dall’avvento della Banda ultralarga che permetterà connessioni sempre più veloci e quindi un maggiore sviluppo dell’interazione tra tutto ciò che ci circonda, la rete e noi stessi. Per approfondire questi argomenti e per porre l’accento sulla maggiore attenzione all’innovazione e al territorio, alle piccole imprese, alle startup e ai relativi mercati, che si potrà sviluppare, Anfov (associazione nazionale dei fornitori di videoaudioinformazione), con Anci e Uncem organizza la prima giornata di informazione, di incontro e di dibattito sull’argomento, prevista a Torino il prossimo lunedì 12 febbraio alle ore 10 presso la Sala Viglione del Consiglio Regionale del Piemonte in Via Alfieri 15.L’incontro si pone l’obbiettivo di porre una maggiore focalizzazione sulle nuove opportunità e sui nuovi servizi per i cittadini che deriveranno anche dallo sviluppo della Banda Ultralarga in Italia dal lato utenti.
Durante l’incontro Stefano Ciccotti, Consigliere Anfov, parlerà dell’impatto dell’Internet delle Cose nell’era della Banda Ultralarga.
“La rete è la condizione imprescindibile per l’avanzamento del territorio, ma altrettanto lo è l’offerta dei contenuti” si legge in unanota dell’Anfov. “Infatti la domanda di banda non si manifesta sempre spontaneamente, ovvero per il semplice fatto di avere il servizio a disposizione. Occorre sviluppare una cultura nuova che non può prescindere dalla velocità impressa dalla innovazione tecnologica di questi ultimissimi anni. Cultura che si traduce in maggior consapevolezza e maturità nelle scelte dei futuri utenti. La possibilità di accedere a servizi evoluti sulla rete medesima è il nostro obiettivo. Per fare questo abbiamo il compito di crescere con una corretta cultura dell’innovazione, condizione questa che contribuisce a colmare il digital divide”.
La Giornata di Anfov, che sarà solo la prima di tutta una serie programmate in varie regioni italiane, intende dare una risposta a queste problematiche e definire una “roadmap” di sviluppo dell’Internet delle Cose sul territorio.
