Karate, Campionati Italiani FIKTA: buona prestazione degli atleti dello Yanagi Vercelli

Francesca Babbini 1° classificata kumite juniores

Sabato e domenica scorsi si sono svolti a Busto Arsizio, presso e-work Arena, i Campionati Italiani Assoluti di karate tradizionale FIKTA (Federazione Italiana Karate Tradizionale e Discipline Affini), Federazione fondata dal maestro Hiroshi Shirai, il massimo esponente vivente del Karate mondiale. Molto alto il livello tecnico riscontrato negli atleti impegnati a contendersi il titolo italiano nelle varie specialità e classi  previste sia nel kata (forma) che nel kumite (combattimento) individuale e a squadre. I quattordici atleti partecipanti della Yanagi Vercelli, si sono ben comportati.

Nella giornata di sabato, si sono svolte le gare di kata (forma) individuale e a squadre, e di kumite (combattimento) individuale per la classe cadetti (15 – 16 anni) e per le classi Juniores (19-21 anni) e Seniores (22-35 anni) oltre 2 dan. Nel kata purtroppo non giungevano medaglie, anche se la squadra  formata da Gabriella Rigolone, Elena Sequino e Desiree Bosco per un solo decimo hanno mancato l’accesso alla fase finale riservata alle prime quattro classificate, ma era nel kumite che la Yanagi si faceva notare andando oltre le previsioni. Nella classe Cadette – 55 Kg Desiree Bosco ha superato diversi turni, venendo però fermata nell’incontro che l’avrebbe portata sul podio. Così dicasi per gli altri esordienti, Ocsana Bettini e Christian Furesi. Nella classe Seniores – 60 Kg Carlotta Gerla è stata fermata in semifinale dalla vincitrice del titolo, ma nei ripescaggi è riuscita  meritatamente a conquistarela medaglia di bronzo. La tensione della gara, nella classe Seniores – 75 Kg, ha compromesso  il primo incontro per Luca Tressoldi ed anche per il tanto atteso Alessandro Ferrari, reduce da un lungo infortunio.

Squadra femminile di kumite 3° Classificata

La giornata di domenica era dedicata al kumite a squadre e alle classi Speranze, oltre alle classi Juniores e Seniores cinture marroni e 1° dan. Elena Sequino e Gabriella Rigolone, all’esordio nella classe Speranze (17-18 anni) – 55 Kg, si sono mess in evidenza, ma era Gabriella che  saliva sul terzo gradino del podio aggiudicandosi la medaglia di bronzo. Sempre nella classe Speranze  Francesco Bergamini, impegnato nei + 65 Kg , non è riuscito ad esprimersi al meglio, perdendo al primo incontro. Esordio in classe Juniores (19-21 anni) anche per Federico Zucco nei -70 Kg e per Francesca Babbini, già medaglia l’oro lo scorso anno nella classe Speranze. Purtroppo Federico dopo alcuni incontri è stato battuto ed anche nei ripescaggi si è fermato alle soglie del podio. Discorso diverso per Francesca che, con grande determinazione, è riuscita a superare tutte le sue avversarie e ad aggiudicarsi l’ambita medaglia d’oro ed il titolo di campionessa italiana per il secondo anno consecutivo in classe diversa di età. Nel kumite a squadre era grande l’attesa per quella maschile impegnata nella serie A, dove figurano le migliori 8 squadre italiane e si gareggia  con squadre composte da 5 atleti più 2 riserve, ed in quella femminile con squadre composte da 3 atlete  più 2 riserve. La squadra femminile composta da Carlotta Gerla, Francesca Babbini, Gabriella Rigolone e la riserva Elena Sequino, hanno superato agevolmente  i primi incontri, ma si fermavano in semifinale contro la squadra di Milano; successivamente ripescate, sono riuscite ad aggiudicarsi la terza piazza del podio e a bissare quella dello scorso anno.

Squadra maschile di kumite 2° classificata

Nel maschile la squadra capitanata da Alessio Sampietro e composta altresì da Alessandro Ferrari, Luca Tressoldi, Alessandro Clemente, Federico Zucco, oltre alla riserva Francesco Bergamini, anche se orfana per infortunio di Marco Babbini e del neo sposo Francesco Porreca, pedine fondamentali, è riuscita ad imporsi battendo la detentrice del titolo e a raggiungere  per la seconda volta consecutiva la finale per l’oro. Contrapposti alla forte compagine reggiana gli atleti Yanagi non sono riusciti nell’impresa, dovendosi così accontentare della medaglia d’argento. Il maestro Ivano Caruso, in veste di Coach, che ha seguito incessantemente i ragazzi in tutte le fasi di gara commenta ”sono contento per quanto fatto dai miei ragazzi, per l’impegno dimostrato; sono orgoglioso di loro. L’unico  rammarico è  l’infortunio subito da Marco Babbini alla gara di Treviso del mese  di marzo, che gli ha impedito la partecipazione, e l’assenza di Francesco Porreca. Sono​ certo che il loro apporto nella squadra avrebbe cambiato l’esito finale. Comunque il fatto di essere giunti  secondi  nell’olimpo delle squadre più forti d’Italia, rende onore a questi splenditi atleti cresciuti nella storica società bicciolana”.

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