Inaugurata la nuova dialisi dell’Ospedale Sant’Andrea

E’ finalmente terminata l’attesa per le decine e decine di pazienti che da tanti, troppi anni, speravamo nella riqualificazione del reparto dialisi dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli.

Nel pomeriggio di oggi, dopo il saluto del Sindaco Andrea Corsaro e la benedizione dell’Arcivescovo Monsignor Marco Arnolfo, è stato tagliato il nastro dell’inaugurazione di un reparto rifondato in toto, diretto dal dottor Oliviero Filiberti e dotato di attrezzature di avanguardia, per venire incontro nel minor modo possibile ai pazienti, al momento una sessantina circa, che quotidianamente sono costretti alla depurazione del sangue. Un intervento da più di 700mila euro per 1000 metri sidro di spazi e 18 posti letto.

 

Una inaugurazione particolarmente attesa, non fosse altro altro per il fatto che va a chiudere definitivamente la polemica sorta un paio di settimane fa tra tra il Sindaco di Borgosesia e parlamentare Paolo Tiramani e la Direttrice Generale dell’Asl Chiara Serpieri, in merito al crollo di una parte della controsoffittatura, probabilmente dovuto ad alcune saldature difettose, che comunquenon si sono rivelate gravi al punto di rimandare l’inaugurazione del nuovo reparto, eventualità che molti avevano temuto, ma fortunatamente non si è verificata.


“Il nostro ospedale – spiega Chiara Serpieri – quando
venne inaugurato era considerato uno dei più attrezzati e con le migliori tecnologie della zona; poi ovviamente il tempo è passato e, poco alla volta, si è reso necessario adeguarsi all’evoluzione della medicina, sia a livello di strutture che di tecnologie. Il rifacimento del reparto di dialisi era un’opera che era già in programma da tempo poi, la situazione di quella che è ormai da considerare la “vecchia” sede del reparto, ha reso necessario dare priorità a questi lavori. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una struttura moderna, attrezzata di tutto punto, dove ogni singolo paziente riceverà un’accoglienza personalizzata, in modo da sentirsi per quanto possa essere possibile, a proprio agio durante il trattamento”.


I lavori hanno richiesto tre anni ed un investimento notevole
, volto ad offrire al paziente le tecnologie più avanzate, un comfort adeguato, con un occhio di riguardo anche al rispetto dell’ambiente. “E’ stato un lavoro lungo – prosegue Serpieri – come purtroppo succede quando si fanno degli interventi in corsa all’interno di una struttura operativa; la nostra fortuna è che si è riuscito ad utilizzare una zona dell’ospedale in cui il procedere dei lavori non ha intralciato l’operato di nessuno, per cui si è potuto procedere senza intoppi di nessun genere, rispettando i tempi stabiliti. Ora bisogna solo lavorare, cercando di garantire all’utenza cure e prestazioni mediche adeguate alle esigenze di ognuno”.

 

 

Ecco le imagini dell’inaugurazione

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