Il 22 gennaio alle 18 si è tenuta, nella preziosa sede dell’Ex Chiesa di san Pietro Martire, l’inaugurazione delle due mostre che l’ANPI città di Vercelli “Anna Marengo” ha organizzato in occasione del giorno della Memoria (27 gennaio) e del giorno del Ricordo (10 febbraio).
Si tratta di due mostre di tipo “storico documentario” compresenti nell’ex chiesa di San Pietro Martire, una che presenta i disegni e le poesie dei bambini del ghetto di Terezìn, utilizzato dai nazisti come campo di concentramento e sterminio, e l’altra “Testa per dente” che integra le conoscenze del periodo che precede gli infoibamenti.
Nello specifico le mostre si intitolano ‘TEREZÍN …e salutate le rondini – Disegni e poesie dei bambini del campo’ e ‘ TESTA per DENTE – Crimini fascisti in Jugoslavia 1941/1945’.
L’inaugurazione ha visto una partecipazione di pubblico relativamente contenuta, ma le prenotazioni da parte di diverse scuole sono veramente molto numerose e superano ogni aspettativa. Per chi fosse interessato, gruppi o scuole, prenotare scrivendo a [email protected] .
Le mostre restano aperte al pubblico tutti i giorni dalle 16 alle 19 a cura del Direttivo di Anpi Vercelli.
Da Anpi aggiungono: “Desideriamo in questa sede ringraziare per la sua presenza la presidente di ANPI Varallo, Sara Montanari, e il messaggio che ci ha fatto avere la Presidente della Comunità Ebraica di Vercelli, Rossella Bottini Treves, che, impossibilitata a partecipare all’inaugurazione, ha mandato un messaggio toccante, nel quale ha ricordato: ”negli ultimi due anni sono state posate a Vercelli, a cura della Comunità Ebraica, 7 pietre d’inciampo per onorare sei cittadini vercellesi deportati ad Auschwitz e una, Enrichetta Jona, deportata a Terezin”. E poi ancora, collegandosi alla mostra sui disegni dei bambini di Terezin qui allestita: ”Enrichetta è stata mandata a Terezin per affiancare i bambini del Campo. Vista la sua professione di maestra, è destinata a sostenere la propaganda nazista, che aveva istituito Terezin proponendolo come ‘ghetto modello’ (con scuole, negozi, locali) col proposito di dissipare le voci sui campi di sterminio e dimostrare il benessere offerto agli ebrei sotto la ‘protezione’ del Terzo Reich. Enrichetta viene liberata il 5 maggio 1945, al momento dell’ingresso nel Campo dall’Armata Rossa dell’Unione Sovietica, che lo ha poi affidato in gestione alla Croce Rossa. Muore poco dopo, a 26 anni, a causa degli stenti patiti”. Una vercellese a Terezin, per aiutare i bambini nella tragedia. Vi invitiamo a visitare queste due mostre che sono da osservare e leggere con attenzione per conoscere, imparare, meditare che ciò è stato. Per non dimenticare”.






Meraviglia un po’
che proprio coloro
che ogni anno ricordano
con gran discernimento
l’olocausto, il genocidio
di allora
non trovino mai
nulla da ridire
ai nostri giorni.
mai
qualcuno da ammonire
Eppure a me pare. . che,
più volte, e anc’ora
sia in corso un
analogo tentativo
(che si potrebbe
fermare)
si, proprio
OGGI. !