Giovedì incontri ed esami al Sant’Andrea per la giornata mondiale del rene

Anche quest’anno la Nefrologia e Dialisi dell’Asl di Vercelli diretta dal dott. Oliviero Filiberti, è in prima linea per celebrare al meglio il 14 Marzo la Giornata Mondiale del rene.

Il tema scelto quest’anno è “La salute dei reni per tutti ed ovunque”.

 

Giovedì – dalle 9 alle 13 – ci saranno due occasioni per poter avere informazioni sulle malattie renali: Presso la Casa della Salute di Santhià sarà presente la dott.ssa Patrizia Colombo a cui i cittadini potranno rivolgersi per saperne di più sulle modalità di prevenzione, diagnosi e cura delle malattie renali.

 

Presso l’ospedale S. Andrea di Vercelli la nefrologia aprirà le sue porte al pubblico: nell’atrio di ingresso sarà allestita una postazione di prima accoglienza dove il personale risponderà ai quesiti e alle domande dei cittadini; chi lo vorrà potrà raggiungere il reparto (dialisi secondo piano) per eseguire l’esame delle urine, il controllo della pressione e dell’indice di massa corporea.

 

A supportare gli operatori della nefrologia e dialisi ci saranno i volontari ANED, l’associazione nazionale dializzati e trapiantati renali e dell’Associazione “Si Rene” che sostiene e rappresenta i nefropatici.

 

L’Asl Vc, in collaborazione con Aned, punta con questa giornata a valorizzare l’importanza della prevenzione. Le malattie renali rappresentano un’importante e rilevante patologia all’interno del panorama sanitario: il 10% circa della popolazione infatti è affetta da un danno renale, che spesso viene ignorato. Le malattie renali sono subdole, e tanto diffuse quanto pericolose. Colpiscono i reni in modo silenzioso e spesso progressivo, sino a provocare l’insufficienza renale cronica terminale, di fronte alla quale non resta che far ricorso alla dialisi o al trapianto. Il loro costo in termini umani ed economici è elevatissimo (circa il 3% della spesa sanitaria italiana).

 

Il numero di persone affette da queste patologie è molto elevato: 15 milioni gli ipertesi, 5 milioni i diabetici e 10 milioni gli obesi solo in Italia. A questi gruppi di soggetti a rischio di sviluppare una malattia renale cronica, e che possono beneficiare di un intervento precoce, si aggiungono le persone con una familiarità positiva per nefropatie, quelle con aterosclerosi mono o polidistrettuale, con malattie immunologiche (ad es lupus, artrite reumatoide), le persone che fanno consumo elevato di farmaci antiinfiammatori, specialmente senza controllo medico, i fumatori e, in genere, quelle che hanno un’età superiore a sessantacinque anni.

 

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