Giovedì 28 settembre i funerali delle vittime della strage di Brandizzo: proclamato il lutto regionale

La Regione Piemonte, oggi, ha proclamato per giovedì 28 settembre la giornata di lutto regionale, in concomitanza con i funerali di tre delle cinque vittime dell’incidente ferroviario di Brandizzo. “Un gesto simbolico, con il quale la Regione desidera esprimere il cordoglio e la vicinanza del Piemonte alle famiglie delle vittime e alle loro comunità per la grave tragedia che li ha colpiti”. Durante la giornata le bandiere della Regione Piemonte saranno esposte a mezz’asta e si invita la cittadinanza a osservare alle 12 un minuto di silenzio, previsto anche in apertura di tutte le iniziative pubbliche in programma per la giornata.

I funerali di Giuseppe Saverio Lombardo, 53 anni, il più anziano degli operai morti nella strage della notte tra il 30 e il 31 agosto saranno all’Isola il 28 settembre. Domani, mercoledì 27 settembre, verrà recitato il rosario alle ore 17,30 nella chiesa di Sant’Antonio al rione Isola. Giovedì 28 settembre, poi, alle ore 10,30 si terrà il funerale.

Il funerale di Michael Zanera sarà sempre giovedì 28 settembre alle ore 15 in Duomo, mentre le esequie di Kevin Laganà si terranno sabato 30 settembre alle ore 9,30 in Duomo.

Giuseppe Aversa, di Borgo d’Ale, riceverà l’ultimo saluto a Chivasso, in Duomo, sua città natale, il 28 settembre alle ore 11, mentre la cerimonia funebre di Giuseppe Sorvillo si svolgerà il 29 settembre alle 11 a Brandizzo, nella chiesa di San Giovanni.

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1 commento

  1. I 5 morti hanno destato emozione e sgomento
    per tanti motivi, nella Regione e forse in tutt’Italia.
    Non è stato proclamato il lutto nazionale,
    ma solo il regionale;
    io non ricordavo che tale provvedimento
    fosse mai stato preso, o istituito per legge
    invece ho scoperto,
    a partire dal 2021, altri pochi casi in regioni diverse,
    relativi a morti per maltempo e altre sciagure.
    Con l’epoca del covid è iniziata l’epoca del
    governo della malattia, della paura e della morte,
    è pertanto conseguente che si rendano più solenni
    circostanze già toccanti di proprio.
    Non si celebrano invece i morti “per coraggio”:
    soldati in missione “di pace”, forze dell’ordine
    cadute nell’adempimento del dovere,
    non solo: se ne parla poco.

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