Furti in Seminario, un arresto

Avevano trovato in casa sua i proventi dei furti avvenuti in passato al Seminario Vescovile, e oggi è stato portato in carcere, benchè fosse già ai domiciliari a cui era costretto perchè coinvolto anche nell’inchiesta sui “topo d’appartamento” di qualche mese fa. Si tratta di un sessantasettenne, italiano, nei confronti del quale martedì pomeriggio la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un ordine di custodia per la carcerazione emesso dalla locale Autorità Giudiziaria, per reati contro il patrimonio e la persona, per ricettazione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco.

Nel 2009, la Squadra Mobile della Questura di Vercelli concludeva un’indagine scaturita a seguito di numerosi furti avvenuti in luoghi di culto, ed in particolar modo nel locale Seminario Vescovile, che era culminata in una perquisizione domiciliare a carico dell’attuale arrestato.

Nell’appartamento di quest’ultimo, all’ecpoca venivano rinvenuti mobili del seminario, assegni ed altri oggetti, tutti provento di furto; veniva inoltre rinvenuta, celata all’interno di un mobile, una pistola illegalmente detenuta, che il malvivente era solito portare con sè durante le azioni delittuose che perpetrava.

Sulla scorta degli elementi probatori acquisiti, il soggetto veniva denunciato alla locale Procura della Repubblica per i reati di ricettazione, detenzione e porto illegale di arma da fuoco.

Nei confronti dell’uomo, che si trovava sottoposto al regime degli arresti domiciliari, in quanto coinvolto nell’indagine sui “topi d’appartamento” conclusa poco tempo fa dalla Squadra Mobile, veniva emesso un ordine di carcerazione, dovendo espiare la pena di anni due e mesi tre di reclusione, oltre che la pena pecuniaria di euro 800, che veniva eseguito da personale della Squadra Mobile.

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