Da venerdì, 24 grandi opere d’arte dell’Ottocento e 55 chitarre che hanno fatto la storia in Arca e al “Leone”

Il dipinto “Ragazza con rivista di moda” di Federico Zandomeneghi tra i ventiquattro in mostra in Arca

“La “Mostra d’Arte e Liuteria”ha un prestigioso valore per Vercelli. È la mostra che darà ancora vita ad Arca, lo spazio espositivo che cercheremo di non chiudere mai. L’ex chiesa di San Marco deve essere il punto di riferimento, il simbolo culturale della nostra città”. Con queste parole il Sindaco, Roberto Scheda, ha introdotto la doppia esposizione di quadri e di chitarre per il secondo anno del “Legno che canta’ che sarà inaugurata venerdì 9 maggio, alle 17, in Arca e, subito dopo al Museo Leone, e che durerà fino al 22 giugno.

“La rassegna – spiega Marco de Santi, presidente dell’Associazione culturale musicale ‘Angelo Gilardino’ – è nata per rendere omaggio alla memoria di un grandissimo artista. Per questo appuntamento proponiamo i capolavori della pittura italiana del XIX secolo e della grande liuteria internazionale”. I dipinti provengono dalla collezione di Italo Segalini, che già lo scorso anno incantò i vercellesi e i visitatori della mostra di altre città: si potranno ammirare 24 opere di diciassette artisti importanti come Federico Zandomeghi (di cui vedremo la straordinaria “Ragazza con rivista di moda’”), di Herman Salomon Corrodi (il celebre “Notturno sul Monte Athos), Angelo Inganni, Gerolamo Induno, Rubens Santoro, Francesco Filippini, etc. Tutti famosi pittori italiani con l’eccezione del francese Jean Lefeuvre, il cui dipinto “Énfants jouantes, dans les calanques” ha vinto la medaglia d’oro all’Expo di Parigi del 1900: il quadro sarà visibile accanto alla sezione delle stupende chitarre parigine di Robert Bouchet, di cui una è appartenuta ad Ida Presti, la più famosa chitarrista di tutti i tempo.

I quadri in Arca, infatti, faranno da scena alle 31 splendide chitarre provenienti dalla collezione di Gianni Accornero. Chitarre appartenute ai più importanti strumentisti della storia: da Segovia appunto ad Ida Presti, da Agustin Barrios Mangoré a John Williams.

Altre 24 straordinarie chitarre, provenienti dalle collezioni di Fabio Ardino, Lorenzo Frignani, Mario Grimaldi, Stefano Grondona, Massimo Laura e Salvatore Sarpero, verranno accolte nella sala delle Cinquecentine del museo Leone. “Siamo al fianco dell’associazione “Angelo Gilardino”. Questa nuova mostra – dice il presidente del Museo Leone Gianni Mentigazzi – è bellissima grazie all’esposizione di più di 50 preziosi strumenti e oltre 20 capolavori della pittura del XIX secolo”.

In mostra anche chitarre appartenute a Segovia

Scheda sottolinea come “iniziamo un percorso che ci porterà, con il trascorrere del tempo, anche a (ri)scoprire i grandi pittori e non solo. Dobbiamo inviare un messaggio chiaro: laCultura è per noi fra i pilastri su cui fondare la società del presente e quella del futuro”..

La mostra sarà inaugurata venerdì 9 maggio alle 17 in Arca, e poi al Leone. Gli orari: tutti i venerdì dalle ore 15 alle 19, sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 e domenica dalle 10 alle 19. Al museo Leone gli orari saranno dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 18, sabato e domenica dalle 14 alle 19. I biglietti sono disponibili anche sul circuito “Vivaticket

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