Ancora attività di controllo della Polizia nella zona di corso Prestinari dove la settimana scorsa erano state individuate e rimose 11 autovetture abbandonate una delle quali era divenuta dimora di fortuna per tossicodipendenti. Alcuni giorno fa la polizia ha individuato, proprio in quella zona, una autofficina, sita nelle vicinanze, ai cui proprietari erano state date in affidamento dopo il sequestro 4 delle suddette autovetture, perché era stati loro stessi a lasciare in strada. Personale della Squadra di Polizia Amministrativa della Questura e della Squadra di Polizia Giudiziaria della locale Sezione di Polizia Stradale, con la collaborazione di personale del Comando Provinciale Vigili del Fuoco, hanno appurato come nei locali che si trovano in un cortile interno a ridosso di civili abitazioni vi fosse una vera e propria officina abusiva. I proprietari della stessa, in quel fabbricato, avevano infatti l’autorizzazione soltanto per effettuare vendita di accessori e gomme per auto, in virtù di una destinazione d’uso di natura appunto commerciale: di fatto, invece, all’interno del magazzino, venivano svolte, in assenza dei requisiti previsti dalla legge, attività di gommista ed officina meccanica: a dimostrarlo la presenza di numerose autovetture in riparazione, con parte del motore smontata, o prive di altri organi meccanici, nonché prive dei pneumatici.
Sul posto è stato fatto intervenire anche personale del Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell’ASL, ed effettuata una ispezione al materiale depositato nell’officina, con particolare riguardo al regolare smaltimento dei rifiuti speciali: la stessa ha permesso di rinvenire diversi materiali di lavorazione e di scarto 8parti di motore, pneumatici, olio esausto), dei quali mancava altresì il previsto registro di produzione e smaltimento.
Al termine del controllo, sono stati sequestrati tutti gli attrezzi utilizzati per le attività non autorizzate, e sono state elevate, al momento, sanzioni amministrative per un totale di circa 9300 euro, salvo ulteriori esiti degli accertamenti svolti.






Dobbiamo ringraziare le FF.OO
per l’operazione portata a temine
la repressione è “la prima cosa”
da farsi, utile a rendere
la concorrenza e
la vita dei residenti
un “ciccinino” più giusta.
Il problema sociale rimane
(non potrebbe esser diversamente)
i soggetti restano .. si sposteranno (?)
.. attenderanno ..
e noi avremo un’altra new
da leggere e commentare.