Corsa dei buoi molto movimentata ad Asigliano. Una sola certezza: sciolto iil voto a San Vittore

Il voto a San Vittore è stato sciolto per la 588esima volta, ma che fatica. E’ stata particolarmente movimentata la corsa dei buoi di Asigliano partita questa mattina, ma non esattamente a mezzogiorno. Tra ritiri e contestazioni, alla fine una coppia di animali è arrivata al traguardo di viale Garibaldi, ma poi ha rifiutato di ritirare il premio, e cioè la bandiera di San Vittore.

Tutto è incominciato quando uno dei quattro equipaggi  in gara, quello del Gruppo Viva San Vittore (Fausto Pastore, Alfredo Galante e Luca Olmo) non voleva proprio saperne di allinearsi al via con gli altri tre. I buoi di Viva San Vittore erano troppo agitanti, e non c’è stato verso di calmarli. Alla fine, la sindaca Carolina Ferraris, alla sua ultima esperienza con la fascia tricolore alla corsa, dopo quindici anni, non riusciva a dare il via ed il team Viva San Vittore si è dovuto ritirare. Tutto risolto? Niente affatto: a quel punto, ritenendo che non fossero in atto le tradizionali norme di sicurezza, anche Andrea e Simone Giordano e Simone Vassano, conduttori dei buoi della cascina Varalla hanno scelto di non partire.

A quel punto sono rimasti i competizione quindi due soli carri: quello della Cascina Malfiossa (con Nicolò Olmo, Andrea Busto e Monir Hopou) e Viva San Vittore Junior con Riccardo Manna, Sonny Caroselli, Manuel Di Manso. I buoi di questi ultimi hanno tagliato per primi traguardo, ma non sono mancate polemiche e contestazioni (non nuove per la verità nei 588 anni di storia) e vincitori non hanno ritirato la bandiera di San Vittore, riconoscendo di essersi mossi prima che la sindaca desse il via dopo l’allineamento regolare mentre il team della Malfiossa ha ritirato il secondo premio. Unica certezza: sciolto il voto a San Vittore.