Colpo di scena per il Carvè 2024: confermata la Bèla Majin 2023, cambia il Bicciolano

Il sindaco tra il Bicciolano e la Bèla Majin

Colpo di scena per il Carnevale 2024 di Vercelli: per la terza volta nella storia non cambia la Bèla Majin rispetto a quella della scorso anno, ma, a sorpresa, cambia il Bicciolano. Bèla Majin 2024 sarà ancora la oggi ventiquattrenne Sharon Basiricò, che è solo diventata mora (l’anno scorso era bionda), ma che continua ad essere dipendente della Novacoop e che continua a sfoggiare quel meraviglioso sorriso che nel 2023 ha contagiato tutti. Bicciolano invece non sarà più Enrico Rampazzo (che non è più in grado di ricoprire il ruolo “per ragioni personali”, come ha detto questa mattina il presidente del Comitato manifestazioni vercellesi Stefano Roncaglia): gli subentra per quest’anno il Bicciolano “storico” del Carvè, cioè colui che va ad impersonare la maschera vercellese in tutte le sfilate storiche  in Italia: Leandro Faletti. Compito che Faletti, settantaseienne, svolge ormai da diciott’anni.

Originario (per ascendenza di una nonna) di Stroppiana, ma nato e residente a Borgosesia, spiritoso e affabile, Faletti ha detto di considerare  questa “prima” e probabilmente unica apparizione come Bicciolano ufficiale del Carvè, come una sorta di riconoscimento alla carriera.

Novità dunque sulle maschere e anche, a causa dei lavori per il piano-Kipar in viale Garibaldi, sul percorso delle due sfilate in programma il 4 e l’11 febbraio. Sono stati il sindaco Corsaro e l’assessore Sabatino (prsente alla proclamazione delle maschere con la collega Ketty Politi) stamane in conferenza stampa, ad annunciare che si sta valutando un nuovo percorso, che comprenderà piazza Pajetta, corso San Martino a via Giovine Italia.

Stefano Roncaglia ha confermato che la veglia con la presentazione più che della Bèla Majin, quest’anno, del Bicciolano, si svolgerà come è ormai tradizione la sera del 5 gennaio alle Acacie. Saranno bel 185 le visite tra benefiche e istituzionali previste nel programma. “L’augurio – ha detto Roncaglia – è di poter tornare nelle Case di riposo, dopo il lungo stop per il Covid, per regalare un sorriso e un po’ di spensieratezza ai nostri cari anziani”.

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2 Commenti

  1. La sorprendente conferma
    della dipendente-coop
    e pertanto, sicuramente,
    anche se solo lievemente,
    femminista
    non è poi tanto sorprendente;
    intanto, si vede subito che sarà
    all’altezza del compito,
    anche quest’anno,
    e poi a Vercelli è impossibile
    svelar una BM dell’Esselunga
    .. sarebbe troppo patriarcale.

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