È di pochi giorni fa la notizia che il riso sia sempre più diffuso sulle tavole degli italiani e i consumi in questo periodo di emergenza siano aumentati. È così non solo in Italia: il riso rimane il cereale più consumato sulle tavole di tutto il mondo, e i grandi produttori stanno accumulando scorte strategiche per fronteggiare l’epidemia sconvolgendo il commercio globale e influenzando l’andamento dei prezzi, come segnala Coldiretti rispetto a questo cereale che è fonte di alimentazione per gran parte del pianeta.
“Il Vietnam ha contingentato le esportazioni che sono state, invece, bloccate dal Bangladesh per il riso locale, mentre in India le consegne per l’estero si sono fermate a seguito delle pesanti conseguenze del lockdown ed in Thailandia i prezzi del riso sono saliti al valore massimo dal 2013 – evidenzia Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo -. Il Piemonte è la prima regione in Europa per produzione con 8 milioni di quintali, circa 1900 aziende per un totale di 117 mila ettari e nell’ultimo periodo ha visto un aumento dei consumi, rispetto per esempio alla pasta che per l’Italia è il piatto caratteristico. Un buon segno per la nostra risicoltura, sostenuta anche dalla proroga dell’etichettatura d’origine che auspichiamo venga, poi, confermata anche a livello europeo”.
L’auspicio di Coldiretti è poi di incontrare la disponibilità alla realizzazione di accordi di filiera per tutelare maggiormente la risicoltura Made in Piemonte, garantendo ai consumatori un prodotto di qualità. Proprio attraverso i progetti di filiera è possibile, oltretutto, garantire al produttore la giusta remunerazione, programmare correttamente le semine e far fronte alla concorrenza di riso che arriva dall’estero. Una concorrenza che ora è rallentata e diminuita dai blocchi per l’emergenza sanitaria ma che è pronta a ripartire, basti ricordare che appena nel mese di febbraio la Commissione europea ha deciso di mantenere le importazioni agevolate di riso dalla Cambogia e il Parlamento europeo ha dato il via libera all’accordo di libero scambio tra UE e Vietnam per l’ingresso a dazio zero di 80mila tonnellate di riso lavorato, semilavorato e aromatico.





