“Cibo sospeso”: la nuova e bella iniziativa di Sammy-Jo Poot

La professoressa Sammy-Jo Poot, ormai famosissima a Vercelli per l’iniziativa “Faccine sorridenti”, che ha contribuito a dare la possibilità a tanti studenti che non avrebbero potuto permettersi l’acquisto di un tablet di poter seguire le lezioni in dad, ora, con l’appoggio di Massimo Bignardi, neo fiduciario di Slow Food Vercelli, propone un altro nobile progetto, che si rifà alla formula del “caffè sospeso”, nata a Napoli e diffusasi in tutt’Italia.
Spiega lei stessa di che cosa si tratta:
“La nobile tradizione del caffè sospeso si diffuse a Napoli e ritornò in auge in vari tempi difficili, durante i quali chi poteva permetterselo iniziò a pagare una tazza di caffè in più: da lasciare per chi non poteva concederselo.
Anche oggi, per tanti nostri concittadini, spesso insospettabili, sono tempi difficili: e non si sta parlando di persone o famiglie già conosciute al circuito dell’assistenza pubblica o privata, bensì di quelle solo recentemente trovatisi in grandi difficoltà per la crisi dovuta alla pandemia e che non sono abituate a chiedere per un piatto di pasta.
Ovviamente, questa iniziativa è volta anche a sostenere le piccole attività gastronomiche vercellesi, promuovendo loro per gli acquisti alimentari e, per chi lo si desideri, anche per un piccolo acquisto extra da donare agli altri.
Con l’aiuto prezioso dei mezzi di comunicazione locali vorremmo far tornare d’attualità questa nobile pratica di solidarietà.
Ci rivolgiamo questa volta soprattutto a PANETTERIE, PIZZERIE e GASTRONOMIE, ma anche a RISTORANTI con in menù un primo piatto a prezzo contenuto.
Appena lanciata l’idea sul gruppo Cibo a Domicilio, hanno subito aderito le seguenti attività :
– Locanda del Bue Rosso
– Panetteria Più del Pane
– Pasta Fresca Gastronomia Zaccone
– Pizzeria Piedigrotta
– Soul Kitchen
– Taverna come una volta
Ma confidiamo che appena arriverà a tutti la comunicazione tante attività vercellesi aderiranno.
La modalità di partecipazione è molto semplice:
I clienti delle attività che vorranno partecipare, potranno lasciar pagato, oltre al loro ordine o alla loro spesa, un buono acquisto di cibo sospeso.
Le attività che vorranno aderire, potranno informare i loro clienti di questa opportunità e settimanalmente riferire sui buoni donati e sui buoni ancora disponibili, esponendo in vetrina la locandina personalizzata dell’evento.
Abbiamo immaginato un controvalore medio di 5 €, che, se può rappresentare una cifra marginale per alcuni di noi, può rappresentare una fondamentale razione quotidiana su di una tavola meno fortunata: 1 piatto di pasta, 1 pizza Margherita, 2 kg di pane, 1 bella fetta di focaccia, 1 porzione di lasagne, 1 panissa, ecc.
Unica regola, di buon senso, che ogni persona bisognosa prelevi un solo prodotto al giorno.
Sul gruppo Cibo a Domicilio cercheremo di raccogliere più segnalazioni possibili circa i flussi di donazione ed anche di indirizzare i destinatari di questa generosità.
Insomma, un’altra iniziativa rivolta al mondo della ristorazione e delle piccole attività alimentari, pensata per le persone meno abbienti che sono più vicine a noi. E che hanno bisogno di una pancia piena tutti i giorni”.
SAMMY-JO POOT
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