Per i cento anni dalla sua scoperta la lapide di Guala Bicchieri resterà illuminata per un giorno intero

Il 24 agosto del 1822 Vercelli scopriva la presenza delle spoglie mortali di Guala Bicchieri nella Basilica di Sant’Andrea. Il ritrovamento avvenne in modo casuale: durante i lavori di restauro della chiesa in corso in quel periodo le maestranze si accorsero che la parete di sinistra del presbiterio forse presentava una cavità nascosta.

Decisero di controllare e fu così che, praticata un’apertura del muro, trovarono un cofano ligneo decorato con borchie e medaglioni d’oro. Quest’ultimi recavano decorazioni in smalto champlevé di manifattura limosina, cioè lavori preziosi realizzati a Limoges. Il cofano appariva antichissimo e fortemente danneggiato dai secoli, ma gli smalti erano ancora stupendi e i medaglioni avevano tutto l’aspetto di vere opere d’arte.

Gli esperti avrebbero dichiarato che quel cofano aveva un valore inestimabile e risaliva al XIII secolo. All’interno fu rinvenuta una pergamena su cui era scritto che il cofano conteneva le spoglie mortali di Guala Bicchieri, colui che nel 1219 aveva fondato la basilica. Successivamente il cofano, oggi noto come Scrinium Cardinalis, fu donato all’architetto Arborio Mella.

Oggi è conservato al Museo Civico d’Arte Antica di Torino, che ha sede a Palazzo Madama e nel 2005 fu esposto a Vercelli, attirando migliaia di visitatori. I resti di Guala furono ricollocati nel punto in cui erano stati trovati, naturalmente in un contenitore diverso, e sulla parete fu posta una lapide a testimonianza della loro presenza.

Il 24 agosto 2022 per tutta la giornata la lapide sarà illuminata da un raggio di luce suggestivo e insolito, che l’Amministrazione comunale ha deciso di accendere proprio a ricordo del cardinale e del secondo centenario del ritrovamento della sua tomba.

«Senza Guala Bicchieri – commenta l’assessore alla Cultura Gianna Baucero – la storia d’Inghilterra, d’Europa e del mondo sarebbe stata diversa. Salvò la monarchia plantageneta, l’indipendenza inglese e il piccolo re d’Inghilterra. Concesse leggi epocali come la Magna Carta e la Forest Charter. Un personaggio straordinario, come straordinario fu per Vercelli il 1822, quando fu rinvenuto, di nuovo in modo casuale, il preziosissimo Vercelli Book».

La luce per il duecento anni dal ritrovamento della tomba di Guala è solo una delle tante iniziative realizzate per valorizzare la basilica e ricordarne il celebre fondatore: ricordiamo, ad esempio, le due serate in cui la chiesa e il chiostro sono stati illuminati da mille candele, che hanno attratto centinaia di visitatori. Per commemorare l’anniversario una Santa Messa sarà celebrata alle 18.30 da Monsignor Mario Allolio, vicario generale dell’Arcidiocesi e rettore della Basilica.

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1 commento

  1. D’accordo su questa simbolica iniziativa in onore di un grande uomo all’opera del quale Vercelli deve molto. E anche per le altre manifestazioni: tutto okkey.
    Un filo di luce (pur tenendo conto dei prezzi dell’energia, crescenti.. anche oltre l’ammissibile) mi pare un po’ poco. Soprattutto non tanto apprezzabile ai più. E forse hanno ragione le masse.
    Perché non fare, sul nuovissimo manto all’inglese, un triangolare al piola, fra le nazionali d’Italia, Inghilterra e Ucraina?

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