Dopo il casting “in remoto” dello scorso 17 gennaio, che pure era stato coronato da successo (300 partecipanti, di cui metà poi selezionati), domenica secondo casting – stavolta in presenza – al Modo Hotel in piazza Medaglie d’oro 21 per il film “Lupo Bianco”, le cui riprese avranno inizio a Vercelli e nel Vercellese il 31 maggio: primo ciak appunto fra due lunedì al ristorante cinese Jin Long di Caresanablot che simulerà nella narrazione cinematografica quello di Vercelli (che ora non c’è più) in cui un giovanissimo Carlo Olmo fu introdotto alle arti marziali da un aiuto cuoco orientale.
Felice per aver ottenuto tutti i permessi per le riprese e soprattutto il patrocino del Comune capoluogo, il produttore del film, Antonio Chiaramonte, premiato lo scorso anno a Venezia, con uno dei riconoscimenti più prestigiosi (il premio Starling International Cinema Award) è stato nei giorni scorsi a Vercelli ha visitato le possibili “location” per il film, tra le quali l’Accademia Shen Qi Kwoon Tai. Tornerà nelle prossime ore con il regista, Tony Gangitano, appunto per il casting.
Casting che è previsto domenica, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 al Mondo Hotel, per scegliere comparse e figure collaterali dell’opera. Per la precisione, un numero non precisato di comparse e figuranti dai 19 ai 65 anni, cinque bambini e bambine tra i 6 e i 10 anni e quattro cinesi, uomini e donne, tra i 25 e i 35 anni.
Il tutto secondo queste modalità. Per parteciparvi sarà indispensabile prenotarsi (come tanti hanno già fatto) all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Una volta spedita la richiesta si dovrà attendere la risposta, sempre via email, dalla produzione che indicherà l’assenso e anche l’orario stabilito per l’audizione. L’invito dovrà essere stampato e presentato all’ingresso del Modo Hotel. Ovviamente, i minorenni dovranno presentarsi accompagnati da almeno uno dei genitori, con le fotocopie dei documenti e l codice fiscale.
Tutti coloro che riceveranno il consenso dovranno presentarsi all’audizione con l’esito di un tampone nasofaringeo, anche rapido, o di un test sierologico fatto non più di tre giorni prima. E tutti, ovviamente, dovranno indossare la mascherina. In ogni caso, verrà misurata la temperatura corporea e, qualora fosse superiore ai 37 gradi e mezzo, non sarà consentito l’accesso.
”Norme rigide – osserva Carlo Olmo -, ma assolutamente necessarie e da rispettare. Non vedo l’ora che sia domenica prossima e, soprattutto, aspetto con gioia e commozione il primo ciak di lunedì 31”.
