Nei giorni scorsi Seso ha ricevuto una delegazione del Comune di Casale Monferrato che ha voluto prendere informazioni dettagliate sul sistema dei cassonetti intelligenti a Borgosesia, adottato al fine di migliorare la raccolta differenziata.
Il vicesindaco Fabrizio Bonaccio, insieme al direttore di Seso, Dario Pavanello, ha accolto i tecnici casalesi, fornendo loro tutte le informazioni del caso. La delegazione di Casale era composta dalla dirigente del settore Ambiente, Piercarla Coggiola, e dagli ingegneri Diego Siciliano, collaboratore di Coggiola e consulente tecnico del Consorzio Casalese Rifiuti, e Giovanni Maione, direttore tecnico della partecipata Cosmo, che gestisce raccolta e smaltimento rifiuti per il Comune di Casale).
«L’introduzione dei cassonetti cosiddetti intelligenti sta già dando buoni risultati – spiega Bonaccio – Il dottor Pavanello sta effettuando una serie di approfondite valutazioni per razionalizzare al massimo il servizio, l’obiettivo è ottenere un aumento della quota di rifiuti differenziati, invogliando i cittadini ad adottare comportamenti virtuosi nel nome di un miglioramento della qualità dell’ambiente. Poco alla volta, vediamo che i risultati ci sono».
Il sistema prevede l’uso dei cassonetti intelligenti per la raccolta di prossimità, un apparato che consente ai cittadini di conferire i rifiuti quando ne hanno bisogno e non a scadenze fisse come accade per la raccolta differenziata a porta a porta.
Si tratta di un metodo pratico, con il quale ogni residente viene dotato di quattro contenitori: per indifferenziato, plastica, carta e vetro. Basta avvicinare il proprio contenitore al cassonetto, questo si apre e consente lo sversamento dei rifiuti al suo interno.
I cassonetti sono dotati di un sistema di allarme che avvisa quando sono pieni: allo scattare del segnale, il personale Seso interviene in modo che i contenitori siano sempre utilizzabili dai residenti.






In estrema sinesi, si tratta di trasformare la raccolta differenziata porta a porta .. in qualcosa che somigli assai alla vituperata raccolta di prossimità, traendo il meglio dall’una e dall’altra. Era l’uovo di Brunelleschi, o, meglio, di Colombo (uomo avaro e, diciamolo a mezza voce, anche un po’ cretino .. e copiava idee di altri). Io non avevo compreso la deflagrante efficacia dell’idea dagli ingegneri Diego Siciliano e Giovanni Maione, ma per me l’ha capita un mio amico, persona di altrettanto rara intelligenza.
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Per chi non avesse mai scosso un uovo in vita sua:
https://www.youtube.com/watch?v=oudjH309Iz0
(1-segue)
Fu così che Brunelleschi/Colombo fecero uscire la Scienza dal buio (in fatto di uova) nel quale ci teneva ancora Piero d.Francesca, pur avendo capito tante altre cose:
https://www.artmajeur.com/it/pierfedericobattista/artworks/9721708/il-segreto-della-pala-di-brera
2-fine