La Procura di Biella ha ufficialmente chiesto il rinvio a giudizio per Emanuele Pozzolo, il deputato vercellese di Fratelli d’Italia coinvolto nel caso dello sparo avvenuto a Capodanno nel Comune di Rosazza (Biella). Pozzolo è indagato con l’accusa di lesioni personali colpose, porto illegale di arma da fuoco e munizionamento in luogo pubblico o aperto al pubblico, e anche per omessa custodia di armi e accensioni ed esplosioni pericolose. Sul caso nello scorso aprile era arrivata la chiusura delle indagini. Oggi la conferma di richiesta di rinvio a giudizio.
Tutto ruota attorno ad un colpo di pistola partito la notte di Capodanno che ferì ad una gamba Luca Campana, compagno della figlia di Pablito Morello, all’epoca caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Sottosegretario che era presente anche lui alla festa. Secondo la prima ricostruzione, Pozzolo era passato all’evento per un saluto, in un salone messo a disposizione dalla Pro loco di Rosazza. Dopo il suo arrivo, secondo gli inquirenti, Pozzolo avrebbe tirato fuori un’arma – si trattava un mini revolver da tasca della North American Arms –per mostrarla a qualcuno dei presenti, in quel frangente sarebbe partito il proiettile che colpì Campana.
Nella versione data agli inquirenti, Pozzolo aveva accusato proprio Morello di aver (accidentalmente) sparato. La versione di Pozzolo, difeso dall’avvocato Andrea Corsaro, era però arrivata diverso tempo dopo l’incidente, tanto che lui stessa aveva detto di aver atteso così tanto a dirlo perché si aspettava che fosse lo stesso Morello a costituirsi, cosa mai avvenuta. Per altre due persone però, ossia il figlio di Morello e la vittima stessa, la ricostruzione fatta agli inquirenti indicava nello stesso Pozzolo colui che aveva l’arma in mano al momento dello sparo. Altri presenti all’evento invece non avevano saputo dire chi fosse stato il responsabile.






Penso che la strategia
intrapresa da Pozzolo
col suo avvocato
sia stata opportuna
utile ad isolare
i grandi .. “completi” bugiardi
dai medi e piccoli ..
che, pur trovandosi lì
non hanno visto e sentito
Di più non era facile ottenere
nell covo dei Delmastro.
…
… nella Speranza che
dopo il pronunciamento
in cassazione
i corridoi istoriati
del tribunale biellese
non vengano denominati ad
“Andrea Delmastro”