Casi Cannata e Pozzolo: ben difficilmente se ne parlerà oggi in Consiglio

 

Vercelli – Oggi, secondo diversi giornali, i social e, in generale, la percezione dell’opinione pubblica, dovrebbe svolgersi un Consiglio comunale a dir poco di fuoco, con l’attenzione politica generale concentrata sul caso-Cannata e, in parte, sulla vicenda Pozzolo.

Ma, in realtà, il Consiglio odierno non dovrebbe occuparsi ufficialmente dei due “casi” perché le mozioni propose da nove consiglieri di minoranza – a stretti termini di regolamento – non possono essere inserite in questo ordine del giorno che prevede, tra le tante cose, anche la nomina delle commissioni permanenti comunali.

Vero è che, in qualsiasi mondo – come sembra evidente – le opposizioni cercheranno di portare la discussione proprio “lì”, chiedendo una capigruppo prima della seduta (e qui conterà il parere del presidente del Consiglio comunale, sentito il segretario generale, eventualmente), ma, ripetiamo, sempre in teoria, le due mozioni che chiedono l’allontanamento di Cannata dal Consiglio comunale (cosa che può solo decidere lui e nessun altro) e quella di Pozzolo dalla giunta (cosa che, interessato a parte, può solo decidere il sindaco e nessun altro) non dovrebbero essere discusse, bensì rinviate al prossimo Consiglio.

Certo, le pressioni affinché si parli ugualmente delle due questioni, soprattutto di una delle due, il caso-Cannata, saranno forti perché, ad esempio, alle 17, l’Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia inscenerà un flash mob anti-Cannata e anti-omofobia di fronte al municipio. E anche qui si dovrà capire che cosa succederà dal punto di vista pratico: i manifestanti chiederanno di essere ricevuti dal sindaco o dal Consiglio? E quando?

Un fatto è certo. Il faccia a faccia tra i manifestanti e Cannata non ci sarà perché, dopo essersi dimesso da vice presidente del Consiglio, ma non da consigliere, l’esponente politico eletto da indipendente nelle file di Fratelli d’Italia ha già fatto sapere che oggi non sarà in aula.

Ricordiamo che sul suo capo pende un’accusa di istigazione a delinquere per la ormai famosa (in tutta Italia) frase scritta su Facebook contri gay e lesbiche e che adesso nei suoi confronti è stata avviata una petizione nazionale on line in cui gli si chiede di lasciare il Consiglio comunale (cosa che, ripetiamo, può decidere di fare solo lui).

Intanto, strascico di polemiche pre-elettorali molto accese (eufemismo) va registrata la presa di posizione su Facebook del segretario della Lega Nord Paolo Tiramani che, pur avendo preso nettamente le distanze (con il capogruppo Stecco e con il presidente del Consiglio comunale Locarni) dal post di Cannata che incitava a “uccidere gay e lesbiche” ora si dice basito dal fatto che a guidare la rivolta contro il consigliere eletto nelle lista di Fratelli d’Italia sia proprio “la persona che mi ha augurato di morire poco più di un mese fa”.

Insomma, Vercelli sempre più al centro di una lotta politica senza quartiere, quando fino a poco tempo fa occupava le prime pagine dei giornali per le sue iniziative artistiche e culturali.

A tentare di stemperare almeno un po’ la tensione, in apertura del Consiglio, la celebrazione della giovane spadista Chicca Isola, invitata dal sindaco per ricevere ufficialmente il “grazie”  per i suoi straordinari risultati di questa stagione agonistica: dal titolo italiano assoluto alle due medaglie di bronzo nella competizione a squadre, prima agli Europei e, nei giorni scorsi, al Mondiali di Budapest.

edm

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