Trino – In un’azienda avicola della Bassa vercellese, che si occupa di rifornire di pollame le aziende di macellazione, lavoravano, per giunta di notte, ben dodici lavoratori in nero e, a sorpresa, uno di loro godeva anche del reddito dei cittadinanza.
Il titolare dell’azienda è stato denunciato e rischia un’ammenda fino a 40 mila euro, senza contare i problemi con l’ispettorato del lavoro e gli istituti previdenziali: per proseguire nell’attività, che è stata sospesa, dovrà regolarizzare la posizione delle maestranze. Inoltre è stato deferito all’autorità giudiziaria, in base alle norme che regolano la corresponsione del reddito di cittadinanza, anche il lavoratore che ne usufruiva pur lavorando appunto in nero.

L’operazione, di cui è stata data notizia questa mattina è stata messa a segno in una notte di fine luglio dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Vercelli, con i colleghi dell’Arma di Trino. L’imprenditore, un cinquantenne, aveva predisposto tutto per far caricare sui Tir 70 mila polli da invitare ad imprese di macellazione fuori provincia. Tutto calcolato, tranne l’arrivo, nottetempo dei carabinieri.





