Applaudito e cancellato lo straordinario “tappeto” di viale Garibaldi

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Vercelli – Ammirato per poco meno di trenta ore – dopo essere stato completato – da migliaia di vercellesi, lo spettacolare tappeto composto da rotture di riso, con rappresentati  i simboli di Vercelli (dal Sant’Andrea, al galletto a Sant’Eusebio), è stato eliminato verso le 20 di ieri sera nel tratto finale di viale Garibaldi. Lo avevano realizzato oltre 700 studenti (ma alla fine si è arrivati probabilmente a circa mille) di Vercelli, Gattinara e Cameriano, sotto l’accorta regia di Livio Bourbon e con l’apporto determinante di Mundi Riso, che ha fornito 2,8 tonnellate di rottura di riso e e di Sa.Pi.Se. Che ha messo a disposizione mezza tonnellata di riso Venere.

Nulla è andato sprecato perché dopo la straordinaria realizzazione, le rotture sono state recuperate e messe a disposizione come cibo per gli animali delle aziende agricole e del canile.

Livio Bourbon ed i suoi giovanissimi artisti sono riusciti a ripetere, implementandolo, il successo che era arriso ai Mandala realizzati all’interno della Borsa risi, perché questo tappeto si è snodato lungo cento metri, ricoprendo una superficie totale di 400 metri quadrati (contro i 300 dei Mandala).

Ispirata alle grandi Infiorate dell’Italia centrale, che vengono approntate appunto con i fiori in occasione del Corpus Domini – e quindi contemporanea, visto che la festa religiosa ricorreva giovedì scorso – l’iniziativa “Risegno” è stata la “chicca” che ha ulteriormente arricchito la sei giorni della “Fattoria in città”, che si concluderà oggi.

Ricordiamo che il fantastico tappeto, non appena completato, aveva ricevuto la benedizione dell’arcivescovo Marco Arnolfo.

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