Nuova stretta (la terza nel giro di pochi giorni) sulle misure che nell’emergenza coronavirus limitano la circolazione e la frequentazione tra persone che di fatto impongono agli italiani di rimanere chiusi in casa.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ormai avvezzo agli annunci di imposizione sulla libera circolazione fatte in serata, ha utilizzato Facebook e poi le televisioni per annunciare che tutte le attività commerciali del Paese, con l’esclusione di farmacie, parafarmacie e generi alimentari, saranno chiuse. Il tutto per almeno quindici giorni.
“Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa – ha detto Conte -. Chiudono i negozi, i bar, i pub e i ristoranti. Resta consentita la consegna a domicilio. Resta garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti, i servizi di pubblica utilità, bancari, postali, finanziari, nonché dei servizi accessori necessari a garantire il funzionamento di quei serviz”. Anche edicole e tabaccai resteranno aperti. Per le attività produttive va incentivato il più possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi”. Le fabbriche resteranno, dunque, aperte ma “con misure di sicurezza”. “Saranno garantite, nel rispetto della normativa igienico-sanitaria, le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività”.
Il Premier Conte ha poi sottolineato che non ci si deve aspettare che tali restrizioni abbiano effetto nell’immediato, ma per avere un reale riscontro della loro utilità saranno necessarie “almeno un paio di settimane”. Conte ha, dunque, accolto una parte delle richieste del Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, alle quali si era accodato anche il Presidente del Piemonte Alberto Cirio, che già all’indomani dell’allargamento a zona attenzionata a tutta Italia, senza attendere i risultati di quella stretta sulla circolazione degli italiani, aveva chiesto norme più restrittive.
“Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient’affatto improbabile, non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro. Dovremo essere lucidi, responsabili” ha sottolineato Conte, concludendo l’annuncio di questo terzo giro di vite che, neanche il tempo che i primi due iniziassero ad avere effetto, spegne un’altra parte del motore del Paese.
Tutti i rifornimenti di cibo e beni di necessità rimangono garantiti, tanto che “Non è necessario fare nessuna corsa per acquistare il cibo: i negozi di alimentari restano aperti” ha concluso Giuseppe Conte.
Nelle prossime ore, appena il nuovo decreto sarà reso pubblico, sarà più chiaro comprendere nel dettaglio quali categorie di commercianti, ferme restando le categorie sopra descritte che fornisocno servizi essenziali, rimarranno effettivamente aperti.
Infine, il presidente del Consiglio ha anche indicato il nome del nuovo commissario straordinario per l’emergenza Covid19, che affiancherà il numero uno della Protezione civile Borrelli, si tratta di Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia.
Ecco il decreto
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Ecco sulla base del decreto (secondo quanto scritto nell’allegato 1) le categorie che possono rimanere aperte o chiuse.
L’elenco dei servizi essenziali individuati nel Decreto emanato dal Governo, consente a tutti di affrontare le prossime due settimane nella certezza che non ci saranno problemi per cibo, medicinali, tabacco, giornali, prodotti per l’igiene, carburante.
Rimangono aperti
COMMERCIO AL DETTAGLIO
Ipermercati
Supermercati
Discount di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
SERVIZI PER LA PERSONA
Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
Attività delle lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
Servizi di pompe funebri e attività connesse