Dante 700 è il titolo dello spettacolo che andrà in scena in due repliche, sabato 11 e domenica 12 settembre, nel cortile della Fontana di Palazzo Langosco, sede del Museo Leone. A idearlo e a volerlo Cinzia Ordine e Roberto Sbaratto che hanno voluto così omaggiare il poeta a settecento anni dalla sua scomparsa.
Ordine e Sbaratto sono partiti domandandosi perché l’opera di Dante riscuota ancora così tanto successo dopo ben sette secoli e perché sia così importante tanto da essere un testo imprescindibile per generazioni di studenti.
La risposta che si sono dati è alla base dell’appuntamento al Museo Leone: Dante è parte integrante dell’essere italiani e non solo: è parte integrante della cultura del mondo intero. Lo è né più né meno di Giuseppe Verdi, dei Beatles e di Bob Dylan. Solo che l’Alighieri permea il nostro modo di pensare da un tantino più di anni: dal 1300, appunto.
«L’opera di Dante, l’Inferno soprattutto, scritto a partire dal 1304, già dopo pochi anni cominciava a girare informalmente in forma manoscritta, ma ancor prima era sulla bocca di tanti suoi contemporanei, non solo colti – così Ordine e Sbaratto – Era raccontata più o meno fedelmente, quasi fosse un feuilleton o una rivista di gossip, nelle taverne, per le strade e nei mercati, né più né meno di come venivano cantate dalla gente comune nel 1800 le arie di Verdi, o, più di recente, le canzoni dei Beatles, appunto».
«Dante era ed è tutt’oggi un autore pop – proseguono i due – e lo è sempre stato, fin dalla prima stesura dell’Inferno. Perché è inutile negarlo, proprio l’Inferno sdoganò la popolarità del poeta tra i suoi contemporanei. Il Purgatorio e il Paradiso, infine, lo decretarono divino».
Dante 700 sarà un percorso, guidato dalla voce narrante di Cinzia Ordine e dalla recitazione di Roberto Sbaratto, un po’ lontano dalla consueta lettura dantesca e un po’ più nelle corde dell’attualizzazione, come nello spirito dei lavori originali della compagnia Il Porto.
L’appuntamento è dunque per le 17.30 nel Cortile della Fontana di Palazzo Langosco, sabato 11 e, in replica, domenica 12 settembre. L’ingresso, come di consueto è da via Verdi. Sarà un’ottima occasione per accompagnare lo spettacolo con la visita alla mostra E poi diventò divina…, allestita nella Sala d’Ercole del Museo Leone e dedicata alle edizioni rare della Divina Commedia tra Vercelli e il Vercellese, con l’Alto patrocinio della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’evento è realizzato anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli. Ingresso: 10 € con prenotazione obbligatoria e Green Pass. Per info e prenotazioni: 0161.253204 (fino a venerdì ore 12.30), 379.2834818 (da venerdì pomeriggio) oppure [email protected]