Al Civico Le nostre anime di notte, spettacolo audio-descritto

Appuntamento lunedì 6 novembre ore 21 al Teatro Civico con Le nostre anime di notte, spettacolo tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore statunitense Kent Haruf, con Lella Costa ed Elia Schilton, diretti dalla regista Serena Sinigaglia.

Proprio la regista descrive l’opera come «una storia lieve, sussurrata nella notte. Niente urla, niente violenza, niente arroganza. Non si sgomita qui per affermare il proprio diritto ad esistere, tutto qui è in punta di piedi, delicato, mite».

Addie e Louis sono due vedovi ultrasettantenni, vivono da soli a pochi metri di distanza, si conoscono da anni ma in realtà non si frequentano, almeno fino al giorno in cui Addie fa al vicino una proposta piuttosto spiazzante.

Dal momento che, dopo la scomparsa del marito, ha delle difficoltà ad addormentarsi da sola, invita Louis a recarsi da lei per dormire insieme. Non si tratta di una proposta erotica, ma del desiderio di condividere ancora con qualcuno quell’intimità notturna fatta soprattutto di chiacchierate nel buio prima di cedere al sonno. Ma la società non è pronta a concedere a chi entra nel terzo tempo della vita un sogno romantico.

Le nostre anime di notte è uno spettacolo audio-descritto e fa parte di Teatro No Limits, un progetto realizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì in collaborazione con l’Associazione Incontri Internazionali Diego Fabbri APS e con il Dipartimento Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna Campus di Forlì. In Piemonte il progetto è in collaborazione con Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Consiglio Regionale del Piemonte ETS.

Prenotazione entro 48 ore prima dello spettacolo a [email protected] o tramite WhatsApp al 328.2435950. Ingresso ridotto per pubblico non vedente e ipovedente, omaggio per accompagnatori. Per info sui biglietti cliccare qui.

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2 Commenti

  1. La trama, proposta da Kent Haruf
    è del tutto originale e sorprendente
    .. si stenta a credere che chiunque altro
    possa mai averla avuta, quell’idea ..
    sembrerebbe propria di un retroterra
    ormai scomparso, forse mai esistito
    e’ soprattutto strano che il testo del romanzo
    possa esser pubblicato (postumo) nel 2015
    dalla penna di un americano,
    e per di più deceduto nel 2014.
    Sogno o realtà
    fantasia o proposito esistenziale
    maturato e compiuto per davvero?

    “Nel 2000, dopo aver vissuto per circa un decennio a Carbondale, Illinois,
    fa ritorno in Colorado. Assecondando i desideri della sua seconda moglie
    Cathy Dempsey,
    si stabilisce in montagna, in una casa di tronchi vicino alla città di Salida”.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Kent_Haruf
    1-ma continuerà

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