Agricoltori uniti chiedono immediate revisioni delle politiche agricole italiane e comunitarie per il rilancio del settore. Ecco i 13 punti delle richieste

Riceviamo e pubblichiamo

Buonasera,

Sono un agricoltore. Siamo un gruppo di agricoltori uniti per la stessa causa, senza alcuna bandiera politica né sindacale!!

Dopo le varie mobilitazioni mosse nelle nostre zone da Vercelli, a Novara, fino a Mortara la scorsa settimana, abbiamo deciso di proseguire la nostra causa per vie più incisive.

Abbiamo dunque stilato dei punti comprendenti varie problematiche, da presentare in Regione e brevi manu direttamente al Senatore Centinaio. Questi saranno accompagnati da numerose firme di colleghi agricoltori, ma anche cittadini di molte Province e Regioni vicine.

Ricordiamo inoltre che saremo presenti in Fiera in Campo nei giorni 23-24-25 Febbraio per proseguire questa raccolta firme in modo massiccio.

Se le nostre richieste non verranno ascoltate, il prossimo passo sarà senz’altro presentarsi direttamente in Regione.

Di seguito le nostre richieste.

COSA CHIEDIAMO:

1- RIPROGRAMMAZIONE GREEN DEAL. Revisione della Politica Agricola Europea che si prefigge obiettivi eccessivamente green, come la sostanziosa riduzione di prodotti per la coltivazione e l’obbligo di lasciare incolte alcune parti di azienda. Questi obiettivi portano a ridurre drasticamente le produzioni di cibo, a fronte di un innalzamento del prezzo finale di acquisto per il consumatore, in un momento storico in cui sta aumentando la popolazione mondiale e vi è un impoverimento delle famiglie.

2- IMPORTAZIONI. Vietare l’importazione di prodotti agricoli provenienti da paesi extra UE dove non sono in vigore i nostri stessi regolamenti produttivi e sanitari. Anche all’interno della stessa UE si richiedono uguali normative tra Paesi membri per la coltivazione e l’allevamento; deve essere rispettato il principio di reciprocità così da non generare una concorrenza sleale per le nostre aziende. Il mancato rispetto di questi principi porta alla svalutazione del nostro prodotto. (Blocco Carni sintetiche, OGM, Farine di insetti…).

3- FAUNA SELVATICA. Lo stato deve garantire un contenimento della fauna selvatica e rispondere direttamente ed in tempi brevi ai danni diretti ed indiretti da essa provocati. Chiediamo anche una garanzia per gli allevamenti colpiti dalle malattie come la PSA o altre emergenze sanitarie, prevedendo inoltre, analisi preventive prima dell’abbattimento dell’animale, per verificare la reale infezione.

4- ACQUA. Revisione Completa della norma che regola il deflusso ecologico a tutela dell’Agricoltura piemontese. Con il recepimento del Deflusso Ecologico non si è tenuto conto della sopravvivenza della produzione PRIMARIA da parte di Ispra, autorità di bacino del Po e Regione Piemonte! (DGR 17/R del 2021). Realizzazione di nuove dighe ed ampliamento delle esistenti, nonché costruzione di bacini di accumulo, con precedenza di utilizzo dell’acqua per le coltivazioni agricole e, solo successivamente, per la produzione di corrente elettrica.

5- SEME CERTIFICATO. Eliminare il vincolo di acquisto sementi certificate con obbligo di impiego di determinati quantitativi/ha. Vogliamo essere liberi di reimpiegare il nostro seme nelle quantità più idonee, in base all’esperienza dell’agricoltore nel proprio terreno, dando tracciabilità del proprio reimpiego.

6- CONSUMO SUOLO PRODUTTIVO. Divieto di installazione di parchi Agrivoltaici/Fotovoltaici e realizzazione di aree industriali su suolo agricolo produttivo (DGR n. 58-7356/2023, DGR n. 26-7599/2023, L. 91/2022, L. 11/2024). I terreni servono per produrre cibo non energia. A tale scopo, riconvertire le aree industriali dismesse e sfruttare le superfici di copertura degli edifici per l’installazione dei pannelli (Richiesta di una norma chiara per bloccare il consumo di suolo agricolo).

7- PAGAMENTI. Pagamento puntuale dei contributi Europei previsti per gli agricoltori così come avviene negli altri Paesi Europei; chiediamo che il saldo avvenga entro l’anno di coltivazione. In caso di blocco fascicolo per controllo, il pagamento dell’anticipo deve essere comunque garantito. (ARPEA)

8- BUROCRAZIA. Semplificazione e riduzione del carico burocratico in capo ad ogni Azienda Agricola. Non è possibile passare più tempo in ufficio sulla carta, che nei campi a coltivare la terra!!! Sono presenti numerose diversità legislative, anche tra regioni, ad esempio per la presentazione di PSR ed altre domande.

9- BENESSERE ANIMALE. La sostenibilità di determinate azioni, è fatta in primis dall’Allevatore che conosce i propri animali e già lavora per garantire il loro benessere. E’ interesse primario dell’allevatore garantire la salubrità degli allevamenti in quanto, animali sani ed in buona crescita, garantiscono all’imprenditore una buona redditività. Alcune scelte di queste normative, come per esempio il divieto del taglio delle code dei suini, che qualora non venga effettuato, porta allo sviluppo di molteplici infezioni. Per gli allevamenti bovini, le normative prevedono spazi definiti che costringono li allevatori o a ridurre il numero di capi, oppure a dover allargare le stalle con conseguente consumo di suolo. Da rivedere totalmente le norme che regolano le gestioni dei reflui, oggi visti come un inquinante, mentre sono un ottimo fertilizzante organico ed utili alla produzione di energia elettrica se ben gestite in impianti di biogas.

10- ETICHETTATURA. Chiediamo che l’Unione Europea adotti un sistema di Etichettatura Comunitaria uniforme in tutti i suoi stati; si deve garantire al consumatore la giusta conoscenza del luogo di coltivazione o allevamento del prodotto e del luogo di trasformazione e confezionamento dello stesso; diamo al consumatore le informazioni vere su quello che acquista, garantendo trasparenza di tracciabilità e permettendogli quindi,sulla base di tali informazioni, di scegliere come alimentare la sua famiglia.

11- CONTRATTI AGRARI. Una revisione della legge 203 del 1982 con condizioni paritarie ed equilibrate con possibilità di firma contratti in deroga ai professionisti, notai o sindaci…

12- RIQUALIFICAZIONE DELLA FIGURA DELL’AGRICOLTORE. Richiediamo una corretta considerazione del settore primario, riqualificando la figura dell’Agricoltore e Allevatore a livello mediatico valorizzandola e non additandola, come responsabile dell’inquinamento ambientale. L’Agricoltore è una figura fondamentale per la società in quanto tutore dell’ambiente e produttore di cibo/vita!!

13- FLOROVIVAISMO. Data l’importanza del verde a livello ambientale e climatico, soprattutto nelle nostre città, ci aspettiamo nuove risorse anche da parte del Ministero della transizione ecologica per la copertura dell’innalzamento della percentuale detraibile. Con gli effetti dei cambiamenti climatici da arginare, ci sarà sempre più bisogno del verde e di chi se ne occupa. Ma per affrontare questa sfida, bisogna prima risolvere le criticità del settore, legate al taglio netto dei fitofarmaci richiesto dall’Ue, che lascerebbe le piante senza difesa in assenza di valide alternative già sul mercato; ai ritardi sul via libera alla legge nazionale in materia; all’impiego di substrati idonei per la coltivazione, su cui la ricerca non avanza e senza i quali il rischio che moltissime specie non possano più essere riprodotte è reale.

 

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1 commento

  1. Dopo l’incipit
    (che m’aveva preoccupato un po’)
    invero .. piuttosto “timido”:
    “RIPROGRAMMAZIONE GREEN DEAL.
    Revisione della Politica Agricola Europea
    che si prefigge
    OBIETTIVI ECCESSIVAMENTE GREEN”
    (“eccessivamente”: . bell’eufemismo!
    .. si tratta di un green -quello dell’UE-
    .. di un tono .. verde&marcio ..
    o, se preferite, scuro
    … e, nell’anima .. di verde-o-scuro)
    .. subito dopo, però,
    Agricoltori Uniti snocciola
    tutta una serie di proposizioni
    che, non solo dovrebbero soddisfare
    e tutelare la categoria (come è giusto)
    ma anche convincere pienamente
    tutti i cittadini, e anche la “Natura”.
    Speriamo che “Agricoltori Uniti”
    siano sempre davvero uniti
    e, soprattutto, TANTI!
    Tanti Uniti d’Italia !

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