Addio a Secondino Sarasso, il pensionato che a sue spese rendeva la città più bella

Questa mattina, nella chiesa di San Paolo, Vercelli ha dato l’ultimo saluto a Secondino Sarasso, l’uomo che amava talmente la sua città al punto di accudirla come un papà, un vecchio zio saggio con passione amore. Fino a quando la salute glielo ha consentito, Sarasso, con il suo trolley, colmo di attrezzi da lavoro, girava il centro e la periferia, ripulendo i cestini della spazzatura, innaffiando le fioriere poste davanti ai bar e ai negozi, pulendo e disinfettando dov’era necessario i passeggi pubblici, collocando nei cassonetti plastica e vetro abbandonati sul selciato, riparando le magagne più evidenti delle panchine, segnalando ai vigili e ai giornali comportamenti riprovevoli.

Tutto ciò per parecchi anni, anche e soprattutto nei mesi immediatamente successivi alla pandemia.
E faceva tutto ciò non solo gratis, ma acquistando di tasca propria al supermercato il materiale necessario alla bisogna. Più volte, qui su TgVercelli, a partire dal 2018, quando gli dedicammo il primo articolo, avevamo proposto per lui una menzione speciale, che purtroppo non ci risulta essergli mai arrivata. Tuttavia, nonostante i mancati riconoscimenti pubblici, Secondino Sarasso continuava a svolgere questi tipo di volontariato che potremmo definire ecologico perché troppo innamorato della sua città. Oltre all’impegno per rendere Vercelli sempre più bella, Sarasso era devoto al beato Secondo Pollo, di cui era anche parente, e non perdeva occasione di segnalare ai giornali le ricorrenze e le iniziative per celebrare il beato degli alpini.

Sarasso aveva 74 anni. Tra le attività professionali svolte anche quella di pubblicitario della Società “Manzoni” al tempo in cui essa raccoglieva le inserzioni per il giornale “La Sesia”. Sarasso lascia i fratelli Luigina e Silvio, i nipoti Andrea, Paolo e Matteo i pronipoti,e un ricordo caro, indelebile in tutti noi. Gli sia lieve la terra.

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2 Commenti

  1. Quando sopraggiungeva creava intimo scompiglio
    nei cuori di tutti i vercellesi
    .. che “avevano un po’ di cuore” …
    . . e anche un po’ di disagio in tutti noi .. .
    dato che non facevamo altrettanto.
    Le uniche a ringraziarlo, silenziosamente
    saran state le piante-di-ferragosto
    soprattutto quelle, esauste, dimenticate
    dai proprietari dei negozi (in vacanza)!

  2. Una persona unica,un vecchiettino sempre in movimento che amava ciò che faceva per questa nostra città.
    Ci mancherà non poco.

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