Verso un rinvio la scelta del gestore idrico che era prevista entro il 31 luglio?

La conferenza stampa che si è svolta oggi nel dehors del bar Cavour, a cura dell’ex consigliere comunale Michelangelo Catricalà, dei rappresentati di Legambiente Sergio Cucco e Fausto Cognasso, del presidente el Comitato Acqua Pubblica Vercelli Filippo Incorvaia e del segretario generale della Camera del Lavoro Valter Bossoni, ha chiarito due cose importanti: prima, che tutti i partecipanti sono per l’affidamento del servizio idrico nel nostro Egato 2 (ex Ato2) che comprende Vercellese, Biellese e Casalese ad un gestore pubblico oppure ad un pool di gestori pubblici; seconda, che la scelta del commissario ad acta nominato dalla Regione, il senatore Andrea Fluttero, probabilmente slitterà oltre la data limite prefissata del 31 luglio. E questo lo ha detto Bossoni, spiegando che, nei giorni scorsi c’è stato un incontro tra i sindacati e Fluttero per esaminare il futuro dei dipendenti del settore e che, durante quell’incontro, il commissario avrebbe fatto trapelare l’intenzione prendersi ancora qualche giorno.

Il perché è abbastanza scontato. Le recenti elezioni hanno potato ad un nuovo sindaco, cosicché il Comune di Vercelli potrebbe ora pensarla diversamente rispetto al voto del 22 gennaio quando l’assessore Luigi Michelini, durante la Conferenza dei Comuni dell’Egato 2 in cui non venne raggiunta la maggioranza su una soluzione per l’affidamento, votò per la scelta della gara pubblica. 

Scelta, quest’ultima avversata da coloro che hanno tenuto la conferenza stampa odierna, e non soltanto da loro. Ricordiamo che il gestore unico, che sarà scelto da Fluttero, sostituirà gli attuali cinque gestori del territorio: quattro di fatto sono a prevalente capitale pubblico (Cordar Biella, Cordar Valsesia, Sii e Am+), uno, Asm, è invece a capitale prevalentemente privato dopo che l’amministrazione Forte gli ha ceduto la maggioranza delle quote che prima apparteneva al Comune (60 per cento contro quaranta per cento). Oltre alla gara internazionale perorata in quell’occasione dal Comune di Vercelli, erano altre due le soluzioni in ballo: una società “in house” fra i quattro gestori pubblici che avrebbe però escluso Asm, e una soluzione “mista”, pubblico con una quota privata.

Nei giorni scorsi aveva suscitato un vero terremoto una lettera inviata ai giornali dall’ex sindaco Andrea Corsaro che ha ricordato come Daniele Baglione, componente il Cda di Asm (tra l’altro nominato lì proprio da Corsaro), in quella famosa Conferenza del 22 gennaio avesse votato, come rappresentante del Comune di Gattinara, la soluzione della società “in house” (quella che escludeva Asm).

In quella circostanza, come abbiamo detto, non si raggiunse la percentuale necessaria (vicina al 75 per cento) per optare una scelta al posto di un’altra. E’ probabile che il Comune di Vercelli ci ripensi? 

E’ quanto sperano coloro che hanno incontrato oggi i giornalisti, ricordando che, dai banchi dell’opposizione, Scheda ha sempre appoggiato le ragioni dell’acqua pubblica, con lo scorporo del ramo idrico detenuto da Asm. Fabrizio Finocchi, che segue da tempo e con competenza questo problema (ancora prima di essere entrato nel nuovo Consiglio comunale) arriva al punto da proporre, ora, lo scambio delle quote di Asm ancora detenute dal Comune col le reti, potendo giocare così un ruolo importante (assai più del minoritario in Asm) nel futuro della gestione idrica del territorio.

Come vedete la carne al fuoco è tanta. E tutti guardano ovviamente a Scheda e alle sue prese di posizioni del recentissimo passato: sia i soggetti che oggi hanno tenuto la conferenza stampa, sia gli ambientalisti che l’altro giorno si sono incontrati con il presidente del Consorzio di Bonifica ella Baraggia Leonardo Gili. Anche loro hanno ricordato la posizione assunta da Scheda nella famosa mozione (allora respinta dalla maggioranza) di Michelangelo Catricalà. E anche loro si aspettano ora un cambio di rotta da parte del Comune. “Il sogno di tutti noi – ha detto oggi Catricalà, non più consigliere comunale, ma pur sempre combattivo – è che il nuovo gestore faccia sicuramente profitti, non dividendi, e che li reinvesta a favore dei cittadini. E solo una gestione pubblica è in grado di operare in questo modo”.

Edm

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1 commento

  1. Pane al pane vino al vino e acqua all’acqua
    Dal 31 luglio si rinvia a Ferragosto?
    .. quando i bar saranno chiusi
    e non si potran facilmente
    radunare confernze stampa
    (sia) con/(che) senza aperitivi .. !
    nè organizzare, a cura del PD e di Catricalà ..
    ! (?!) .. ocenaiche manifestazioni di piazza ?
    (in favor di telecamera)
    ..
    .. essendo privi di poteri PD e Catricalà
    stasvolta
    (contrariamente a quanto accadde
    sotto l’amministrazione .. “Forte”)
    possono gratuitamente farsi “sentire”.
    ..
    Ma il problema nasce “a monte”
    ora tutto è nelle mani di Flut-tero
    e degli eventuali voltagabbana di turno
    ..
    Per chi è genuinamente a favore
    dell’acqua-pubblica senza se e senza ma
    le speranze son poche .. se (nome-nomen)
    Flut-tero .. cavalcherà l’onda-piemontese
    ..
    (digressione)
    Basta con la flute!
    Liberiamoci da questo calice
    inutile e dannoso. Torniamo alla coppa
    https://www.gamberorosso.it/notizie/notizie-vino/flute-bicchiere-spumante/

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