Venerdì per il “Legno che canta” suona Edin Karamazov, il liutista di Sting

Venerdì 16 maggio, al Dugentesco, alle 21, grazie all’Associazione “ Angelo Gilardino”, i vercellesi avranno la possibilità di ascoltare uno dei migliori chitarristi e liutisti del mondo: Edin Karamazov. Il musicista bosniaco suonerà sia il liuto sia la chitarra e, con quest’ultimo strumento, proporrà anche una vera chicca: “Canzone Notturna” di Angelo Gilardino. Si tratta della primissima composizione che il maestro vercellese realizzò nel 1964 e che spedì a Mario Castelnuovo-Tedesco tre anni dopo, durante lo straordinario anno di fittissimo colloquio epistolare con il grande musicista italo-americano. Gilardino ha poi ricordato nella sua bellissima autobiografia “Io, la chitarra e altri incontri’, che Castelnuovo-Tedesco gliela rispedì indietro poco tempo dopo: l’opera era stata accorciata di circa la metà. Gilardino fece tesoro di quella lezione e quando, lasciata la carriera concertistica, decise di dedicarsi alla composizione (cosa che Castelnuovo-Tedesco gli aveva subito suggerito di fare) seguì sempre la regola aurea tracciata dal musicista fiorentino, eliminando costantemente il superfluo. Ecco perché la scelta dello strumentista bosniaco di proporre “Canzone Notturna” nell’ambito del secondo “Il legno che canta” dedicato ad Angelo Gilardino è così significativa ed importante.

Il concerto di Edin Karamazov è il quinto e ultimo dei cinque proposti  in questa seconda rassegna dall’associazione presieduta da Marco de Santi. L’appuntamento del Dugentesco, come quello del russo Dimitri Illarioniv, il 17 gennaio scorso, è organizzato in collaborazione con la Camerata Ducale: il biglietto, che si può acquistare al “Viotti Club”, costa dieci euro, cinque per i soci dell’Associazione “Gilardino” per gli abbonati al “Viotti Festival.

Autore di emozionanti performance con recensioni entusiastiche e un successo di critica senza precedenti in Europa e in America, Edin Karamazov, si è esibito e ha registrato con i principali ensemble e artisti internazionali di musica antica, tra cui l’Hilliard Ensemble, Hesperion XX, Andreas Scholl e Sting. Con il celebre ex leader dei “Police”, nel 2007 egli ha inciso “Song from the Labyrinth”, dedicato ai canti per liuto del grande compositore del XVI secolo John Dowland.

Venerdì Karamazov aprirà il récital con le trascrizioni per liuto di due delle sei grandi Suite per violoncello di Bach: la numero 1 la numero 4. Poi ascolteremo 5 dei dodici Études del compositore brasiliano contemporaneo Francisco Mignone, seguiti da una grande pagina di Leo Brouwer, compositore cubano vivente, tra i più importanti di musica per chitarra: “El Decameron negro”. E poi, per concludere due opere di Angelo Gilardino, oltre a Canzone Notturna”, anche  “Araucaria”, brano portato al successo da Cristiano Porqueddu.

Anche Karamazov, come gli altri quattro concertisti che lo hanno preceduto, terrà, sabato, una masterclass alla “Vallotti”, e non è escluso che vada a provare le chitarre della grande doppia Mostra “Arte/Liuteria” esposte in Arca e al Leone.

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2 Commenti

  1. Un’altra giornata per gli “intenditori”
    (gli studiosi di storia della musica,
    ma anche i neofiti non dovrebbero
    “uscirne” con indifferenza.
    E storica,.se, come sembra
    il grande strumentista ridarà vita
    ai preziosissimi strumenti
    per ora silenziosamente
    visibili all’Arca!!!

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