Stecco: “A disposizione di tutti per risolvere i problemi dei malati di Covid curati a casa”

 

Pochi giorni fa, la Regione ha approvato un percorso molto preciso per la gestione a casa dei pazienti positivi al Covid. Visto il numero purtroppo ancora elevato di ammalati e la complessità del problema, potrebbero però verificarsi inconvenienti e a questo punto è davvero importante la disponibilità offerta a tutti i suoi concittadini dal dottor Alessandro Stecco, medico e presidente della Commissione regionale alla sanità. Sulla sua pagina Facebook, Stecco ha infatti scritto un messaggio molto chiaro e importante, in cui afferma che chiunque, in caso di problemi o difficoltà, può mettersi in contatto con lui attraverso messenger. E l’ha fatto dopo aver riportato una tabella molto chiara sul percorso.

Ecco il post di Stecco.

 

Questo e’ il percorso approvato dalla Regione con il parere positivo di tutti i rappresentanti ordinistici e sindacali, il 21 Novembre, per la gestione a casa dei pazienti positivi: se ne occupa il vostro medico pediatra o di famiglia, oppure il medico dell’unita’ speciale USCA attivato da quest’ultimo.
La supervisione del percorso e’ del Direttore del Distretto dell’ASL.
Se ci sono problemi, essendo una situazione straordinaria ci possono essere nonostante il gran lavoro di tutti, per l’ambito dell’ASL Vercelli segnalatemelo direttamente, sono a disposizione di cittadini e istituzioni per favorire un corretto funzionamento dei percorsi.

E poco fa, sempre sulla sua pagina Facebook, ha aggiunto:

“Sul territorio con i malati Covid i Medici di Medicina Generale (e Pediatri), il SISP, le USCA , con gli Infermieri dell’ADI e di Comunità fanno tutti un grandissimo lavoro, devono pero’ poter essere supportati nel monitoraggio domiciliare: occorre una centrale di gestione e monitoraggio telefonico che tenga il contatto con i pazienti positivi sintomatici che sono al loro domicilio. Questo a mio avviso il tassello mancante al sistema e che ho proposto 2-3 settimane fa all’ASL.
E’ un tassello strategico, molto piu’ strategico ma meno scenografico magari di tende di emergenza, ma per fortuna e’ anche questo in dirittura di arrivo grazie all’interessamento della Direzione Aziendale a questa proposta”.

UN CONGELATORE PER IL PLASMA IPER IMMUNE

Un altro problema di cui il dottor Stecco ha parlato con il direttore generale dell’Asl Angelo Penna è quello legato all’acquisto, ormai indispensabile di un “abbattitore” dove conservare il plasma. Congelatore che era già necessario prima del Covid e che adesso diventa assolutamente indispensabile visto che, in sinergia con il Maggiore di Novara, anche l’ospedale di Vercelli (segnatamente la Divisione di Infettivologia del dottor Silvio Borrè) è stato inserito sia nel protocollo nazionale “Tsunami” sia in quello regionale per la sperimentazione della terapia con il plasma iper immune per la cura di ammalati in condizioni particolari, valutabili da parte dei medici.

“Per ora – dice il dottor Stecco – riusciamo a rispettare il doppio protocollo  al Sant’Andrea grazie al Maggiore di Novara, ma è assolutamente necessario acquistare questo ‘abbattitore’ della temperatura per conservare il plasma anche a Vercelli: il dottor Penna mi ha assicurato che si prenderà a cuore il problema”.

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1 commento

  1. I sintesi: chi sta male va in ospedale, per chi ha una semplice influenza, o anche meno, si e’ messo su un sistema di tipo militare intrusivo delle libertà personali, sproporzionato se non inutile e dannoso per gli effetti psicologici, come se, senza di esso, chi poi dovesse star peggio non ci andrebbe da solo dal dottore.

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