I medici di famiglia della provincia lanciano l’allarme: “Siamo stati lasciati da soli – scrivono in un comunicato stampa -a gestire centinaia di casi Covid che continuano a sommarsi ogni giorno. La Medicina Generale è allo stremo! I Medici di Medicina Generale sono allo stremo. Siamo travolti da numeri di contagio che non riusciamo a contenere. Abbiamo bisogno di soluzioni immediate per definire in maniera precisa il ruolo della Medicina Generale e degli altri servizi nella gestione della pandemia”.
Spiega il segretario provincia dei Medici di famiglia Gianni Scarrone: “Devono essere semplificate le procedure per non sprecare tempo per inutili compiti burocratici. Compiti di cui siamo oberati e che ci impediscono totalmente l’attività ordinaria per far posto a quella straordinaria . Dobbiamo gestire decine di segnalazioni di casi Covid, gestire tamponi, quarantene, isolamenti, green pass.Non abbiamo più la possibilità di gestire la cronicità e l’ordinaria malattia”.
I Medici di medicina generale ricordano che “Oltre al Covid esistono la malattia cronica, la prevenzione e tutta la patologia extra Covidche viene seguita ormai con enorme difficoltà. Speriamo in un aiuto concreto dalla Regione e dallo Stato perché semplifichi il più possibile ogni iter burocratico”.
Conclude Scarrone, a nome di tutta la categoria: “I Medici Di Medicina Generale sono sempre disponibili e non lasceranno mai soli i propri pazienti, ma abbiamo bisogno di aiuto, di semplificazione e di deburocratizzazione della Medicina territoriale”.
Se questo è l’appello disperato dei medici di famiglia, diamo un’occchiata alla situazione ospedaliera nei reparti Covid- In provincia, tra ospedali di Vercelli e di Borgosesia i posti letto disponibili sono, tra alta e media intensità di cura, 64 e attualmente ne sono occupanti quarantaquattro. In Rianimazione (terapia intensiva), su dieci posti letto – i dati sono di questa mattina – sono sette quelli occupanti. In Infettivologia (media intensità di cura), sono occupati sedici dei venti posti letto; nella Pneumologia Covid, su venti posti-letto gli occupati sono undici. A Borgosesia, infine, su 20 posti-letto quelli occupati sono quattordici.






Mi meraviglia che i medici di famiglia non lamentino la circostanza di esser “incoraggiati” a NON curare personalmente i “malati di covid” pur esistendo NUMEROSE terapie affidabili, e pur avendo prestato il giuramento di Ippocrate, ma “ammettano implicitamente” come.. “ammissibile” tutto l’ambaradan che, davvero, li opprime (a partire dalla gestione dei così detti “asintomatici”) .. e che si diffondano dati allarmistici sulle percentuali di posti letto occupati, ben sapendo che si tratta in massima parte di degenti “positivi”, si, ma in cura per altre patologie. Colpa della gestione scellerata della Sanità, non del covid o.. (menomale che non li si nomina) degli acerrimi No-Vax.
Si scelga se dire tutta la verità, oppure meglio tacere.