D’accordo, era una partita in cui Cannavaro si è potuto consentire un gigantesco turnover, però era pur sempre un ottavo di finale di Coppa Italia disputato per giunta, non al Maracanà di Rio de Janeiro o alla Bombonera di Bunos Aires, stadi che incutono timor panico al solo sentirli nominare. La partita, secca, si disputava a Gorgonzola, cittadina di 21 mila abitanti, contro la Giana Erminio, nostra recente bestia nera, ma pur sempre, suvvia, la Giana Erminio.
Ebbene siamo andati lì a rimediare l’ennesima batosta. E a questo punto sarebbe il caso di domandare a Cannavaro, al ds Musumeci, al presidente Pinciroli: quando la smetteremo di andare a farci umiliare anche su campi poco più attrezzati del nostro “Bozino”? Quando la smetteremo di schierare il vuoto assoluto in attacco, una difesa da incubo e un centrocampo in cui un cursore (generosissimo,e chi lo nega) come Iotti è stato promosso regista?
Non conveniva, oggi, millantare un’improvvisa riesplosione del Covid, segnare malattia e rimediare uno 0 a 3 a tavolino? D’accordo, però, mi direte, a differenza di tutte le recenti partite in cui i nostri encomiabili tifosi festeggiavano anche il semplice scavalco del centrocampo, stavolta, ben due riti in porta e tre verso la porta. Tuttavia, un altro mortificante 3 a 0. Abbiamo perso il conto dell’ultima volta in cui siamo andati a segno, rigori esclusi: ah sì, 6 ottobre: Comi, di testa, su corner. Sono passati quasi due mesi: finì 1 a 1, con alcuni colleghi a parlare e scrivere di “grande impresa” al “Nereo Rocco” contro l’ultima classifica!
Domenica, in campionato, andiamo a rendere visita ad una Pro Patria scalcagnata come noi, che ha i nostri stessi punti in classifica: 15. Però a meno cinque di differenza reti, noi siamo a meno dodici. Auguriamoci di rivedere Comi in attacco, se no, ripeto, tanto vale schierarci con un bel 5-5-0 e puntare al pareggio in bianco.
Spiace scrivere queste riflessioni all’indomani della fantastica serata della Pro Vercelli Hall of Fame al Civico, ma questo è ciò che fornisce il campo. E a noi non piace raccontare favole, visto che i tifosi non sono ciechi. Semmai rassegnati e arrabbiati.
Rosencrantz
Il Tabellino:
GIANA ERMINIO-PRO VERCELLI: 3 A 0
GIANA ERMINIO: Moro; Alborghetti, Piazza, Scaringi; Lamesta (dal 58′ Nichetti), Renda (dal 58′ Pirotta), Marotta (dal 46′ Caferri), Ballabio, De Maria; Montipò (dal 46′ Avinci), Pala (dall’81’ Buzzi). A disposizione: Pirola, Mangiapoco, Ferri, Trombetta, Spaviero, Colombara, Stuckler, Previtali. All. Chiappella.
PRO VERCELLI: Passador; Serpe, Sbraga (dal 76′ Anton), Biagetti; Clemente, Emmanuello, Iotti (dal 60′ Coppola), Casazza (dal 67′ Cugnata); Schenetti (dal 60′ Sow), Contaldo; Bunino (dal 76′ Condello). A disposizione: Rizzo, Lancellotti, De Marino, Marchetti, Gheza, Ronchi, Pino, Da Pra, Iaria, Louati. All. Cannavaro.
Arbitro: Mattia Drigo di Portogruaro; Assistenti Alberto Rinaldi di Pisa e Antonio Alessandrino di Bari; quarto uomo Carlo Esposito di Napoli.
Gol: 9′ Montipò (GE), 61′ Caferri (GE), 71′ Alborghetti (GE)
Ammoniti: Caferri (GE), De Maria (GE), Clemente (PV)






In campo squallore,
sugli spalti del Robbiano
(ormai -sempre- semideserto)
e Sul pratino-sintetico
c’è … Fame (di risultati)
.. altro che
….. Pro Vercelli Hall of Fame
…..
La Pro ’24 l’abbiamo ormai capita
Inutile
“sostenere tesi e illusioni”
Oppure
“promettere pareti e fiumi”
se questa volta
abbiamo preso il gol “a freddo”
ed era il 9′
Presto
“non ci metteremo neanche 1′ ..
.. per …”
….
Aspettiamo con fede e. . terrore, il ’25
Chi vivrà vedrà (chi verrà?) !
Torneremo ad amoreggiare con la Pro?
…..
Gianna – Rino Gaetano
https://youtu.be/laIH5AQqeH0?si=saoQ-muLX7Uv05kv