Da oggi la Guardia Medica di Vercelli sarà indelebile ricordo del coraggio del dottor Franco Barillà

Autorità, medici e famigliari presenti all'intitolazione della Guardia Medica al dottor Franco Barillà (foto Greppi)

“L’anno appena trascorso è stato un vero e proprio “annus horribilis”, che ha messo a dura prova l’azienda e tutti gli operatori sanitari; è stato anche un anno in cui si sono verificati grandi slanci di generosità da parte delle persone. Nel corso della prima fase, si è registrata una sorta di incoscienza verso un male sconosciuto di cui non si sapevano origine e provenienza e non si è potuto quantificare con precisione la gravità della situazione fino a quando non si è entrati nel pieno della pandemia. In questa prima fase, sono stati molti gli operatori sanitari che hanno sacrificato la propria vita ma ancora più eroici sono stati, nella seconda fase, i comportamenti di coloro che, consci di quanto andavano incontro, non hanno esitato ad operare in condizioni di estremo pericolo per la propria salute. Il dottor Franco Barillà è stato una di queste persone, che hanno pagato il prezzo più alto per la propria generosità, la propria abnegazione e amore verso il prossimo. E’ con grande orgoglio che desideriamo ringraziare e onorare la memoria di questa persona che ha fatto moltissimo per la collettività e ritengo sia doveroso ricordare sempre il suo operato positivo. Tutti coloro che lo hanno conosciuto manterranno un bellissimo ricordo, tutti coloro che hanno beneficiato delle sue cure lo ringrazieranno per la sua dedizione, mantenendone un ricordo estremamente positivo”.

(foto greppi)

Con questo breve ma toccante discorso, il Direttore Generale di Asl Vercelli Eva Colombo questa mattina ha introdotto la cerimonia di intitolazione dei locali della Guardia Medica dell’Ospedale Sant’Andrea, alla memoria del dottor Franco Barillà, medico di base vercellese deceduto a causa del Covid.

Franco Barillà, scomparso nel dicembre 2020 all’età di 62 anni, aveva prestato servizio nella Guardia Medica, poi medico del carcere e negli ultimi anni, stimato, apprezzato e benvoluto medico di base in alcuni paesi del Vercellese come Arborio, Greggio e Formigliana. La sua scomparsa ha profondamente colpito la cittadinanza vercellese e quella dei paesi limitrofi, e la decisione di Asl Vercelli di intitolare alla sua memoria i locali della Guardia Medica è sembrato a tutti il modo più concreto per ricordare la sua figura.

(foto greppi)

Visibilmente emozionato anche il Sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro. “Il dottor Barillà era una persona apprezzata e benvoluta da tutti per la sua professionalità ed umanità – evidenzia il primo cittadino vercellese – e la targa che andiamo a scoprire oggi vuole essere un simbolo della gratitudine e dell’affetto che la comunità prova nei suoi confronti. Una persona capace di approcciare una situazione di estrema drammaticità con un entusiasmo, un altruismo ed una capacità di relazione con il prossimo, veramente unici. Grazie a questo piccolo segno verrà sempre ricordato, un segno piccolo ma significativo perché fortemente voluto dall’azienda e, soprattutto, dai suoi collaboratori, dai suoi pazienti e da tutte le persone che abbiano avuto la fortuna di conoscerlo”.

(foto greppi)

Alla cerimonia, giunta a Vercelli dalla Calabria, regione di origine di Franco Barillà, in rappresentanza della famiglia, era presente anche la figlia del medico scomparso, visibilmente emozionata e riconoscente per le dimostrazioni di affetto e stima tributate al padre. “Questa iniziativa è motivo di grande soddisfazione per me e la mia famiglia – spiega – in quanto è stata promossa non solo dai colleghi ma, soprattutto, dai pazienti di mio padre che, in questi mesi trascorsi dalla sua scomparsa, non hanno mai mancato di manifestare alla mia famiglia tanta vicinanza, ricordandoci tutti i giorni la persona che è stato. E’ stato ricordato come una spalla, un amico, quasi un fratello; generalmente, si tende a pensare al rapporto che intercorre tra medico e paziente coma a un qualcosa di freddo, distaccato, invece lui sapeva affrontare le situazioni più difficili sempre con un sorriso, un atteggiamento sempre positivo e rassicurante nei confronti del paziente, cosa che non è affatto scontata in queste situazioni. Per lui fare il medico non era un lavoro, ma una vera e propria missione, sempre con il telefono acceso e sempre disponibile verso chiunque avesse bisogno del suo aiuto. Attraverso questa targa, sono convinta che lui continuerà a vivere e ad essere presente nella nostra vita di tutti i giorni”.

(foto greppi)

Anche il Presidente dell’Ordine dei Medici di Vercelli, il cardiologo dottor Germano Giordano, ha ricordato la figura del collega scomparso con affetto ed emozione, sottolineando i tratti caratteristici e distintivi del compianto medico. “Franco era una persona particolare – osserva il dottor Giordano – una persona cui era impossibile non voler bene; a volte fanciullesco, sempre con un sorriso buono stampato sul viso, una brava persona. Nella drammaticità dell’evento io oggi sono contento, perché questa targa è nata spontaneamente dalla volontà di chi gli ha voluto bene, dai suoi pazienti che hanno avuto la possibilità di apprezzarlo prima come medico e poi come amico. E’ un grande orgoglio poter dedicare questo ricordo alla sua memoria, nella speranza che il suo nome sia un monito per le future generazioni di medici, che Franco sia visto come un esempio da seguire, come merita”.

FABIO MICHELONE

 

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