E’ un violino che indossa emblematicamente una mascherina il messaggio che la Camerata Ducale manda ai suoi tantissimi fans annunciando che, ovviamente, dopo l’ultimo Dpcm Conte, il XXIII Viotti Festival non può incominciare. Sabato sera Cristina Canziani e Guido Rimonda l’avevano presentato, appuntamento per appuntamento, durante il bel concerto doppio di Giulia Rimonda (violino) e Valentina Kaufman (pianoforte) in Santa Maria Maggiore.

Ma proprio mentre i due fondatori della Ducale stavano ragguagliando il pubblico, la sera, su cartellone e abbonamenti, ecco che Conte stava limando le bozze del suo ultimo Dpcm che ha di fatto “sospeso” (usiamo questo termine tra l’eufemistico e lo speranzoso) tutta l’attività concertistica nel Paese, sollevando un’ondata di proteste, a tutti i livelli.
La Ducale ne ha dovuto prendere atto, ed ecco il messaggio che ha rivolto ai suoi numerosissimi seguaci, che erano pronti a sottoscrivere l’abbonamento, fidando nelle precedenti disposizioni ministeriali che almeno garantivano duecento posti in sala al Civico.
“Cari amici e care amiche del ViottiFestival
L’ultimo DPCM del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha stabilito la chiusura dei teatri fino al 24 novembtre.
Non possiamo che aderire a tali disposizioni e pertanto i nostri concerti previsti fino a tale data sono sospesi. Attendiamo di vedere l’evolversi della situazione e speriamo di poter riprendere l’attività nel mese di dicembre riprogrammando i concerti, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza. Vi terremo aggiornati.
Durante questa pausa ci dedicheremo alla progettazione delle prossime attività. In questi giorni Guido Rimonda e Ramin Bahrami stanno registrando al Teatro Civico le sonate di Bach per violino e tastiera per DECCA.
Un altro grande progetto è la trascrizione dei concerti per violino e orchestra di Giovan Battista Viotti per la casa editrice Curci: ci impegneremo al massimo.
Condividiamo, infine, l’appello del Maestro Muti rivolto al presidente Conte che sottolinea l’importanza delle attività culturali, del teatro e dei concerti come nutrimento “della mente e dello spirito” per una società progredita e vitale.
Vi ringraziamo per le dimostrazioni di affetto e solidarietà che avete voluto manifestarci e ci auguriamo di ritornare a suonare per voi, dal vivo, al più presto”.
Cristina Canziani e Guido Rimonda





