Riceviamo e pubblichiamo
Superbonus 110% una scelta ecologica ed economica da attuare e non sottovalutare
La misura denominata Superbonus 110%, nata con l’auspicio di un ammodernamento del patrimonio edile presente e con il relativo efficientamento energetico, rischia di rimanere una grande incompiuta. Una misura con una doppia valenza ovvero da una parte l’efficientamento energetico, di tutti quegli edifici che beneficiassero della misura stessa e dall’altra un volano economico per un comparto, quello edile, che versa in una crisi molto accentuata. Seppur perfettibile la filosofia della misura in questione sembrava percorrere la strada corretta ed invece la non visione nel medio e lungo periodo porterebbe ad una catastrofe, come si evince dalla mancata proroga nella legge di bilancio per il Superbonus al 110%.
La misura al momento non va oltre il 2021, nonostante le sacrosante richieste di proprietari di casa, amministratori di condominio, imprese di costruzioni e liberi professionisti. Il Governo sembra voler perdere questa occasione, facendo cadere le proprie promesse nel vuoto. Considerate le molte criticità contenute nella norma e nei decreti attuativi, i dubbi interpretativi e la montagna di documentazione da produrre, senza un adeguato orizzonte temporale la misura rischia di essere un flop. Nela discussione della legge bilancio la Lega presenterà emendamenti per chiedere la proroga del Superbonus e l’estensione della platea dei beneficiari.
L’auspicato effetto espansivo previsto dal Governo con questo incentivo rischia di essere fortemente ridimensionato a causa del limite temporale fissato dal decreto ‘Rilancio’ al 31 dicembre 2021, troppo ravvicinato per consentire la realizzazione di interventi che richiedono, specie per i condomini, il tempo necessario per valutare la tipologia dei possibili interventi, verificarne la fattibilità, affidare la progettazione e i lavori. Tenuto conto delle tante incertezze, oltre che dell’emergenza Covid, è seriamente ipotizzabile che registreremo un’impennata di rinunce nel fare gli interventi, ovvero che un numero consistente di lavori possa avere inizio non prima della primavera del prossimo anno, creando una domanda enormemente superiore alla capacità delle imprese di costruzione.
Verrà chiesto quindi al Governo di varare urgentemente una proroga del Superbonus almeno fino alla fine del 2024, e che tale proroga venga prevista entro la fine dell’anno con la legge di bilancio, per offrire sia ai proprietari degli immobili, sia ai professionisti che agli operatori della filiera delle costruzioni un quadro adeguato e chiaro, che ora invece resta avvolto nell’incertezza.
Gian Carlo Locarni
Responsabile ambiente Lega Salvini Piemonte





