La Scala di Seta ha trasportato il pubblico del Civico nell’empireo del divertimento musicale assoluto

È stata una serata di assoluto divertimento e di emozioni musicali di prim’ordine quella offerta giovedì sera, al teatro Civico di Vercelli, con l’organizzazione della Società del Quartetto, dall’Ensemble musicale “La Scala di Seta” costituito dai chitarristi Antonello Ghidoni e Alberto Bocchino, da Nicola Zuccalà (al clarinetto), da Claudio Merlo (al violoncello), da Pierantonio Cazzulani (al violino) e da Gianni Biocotino (al flauto). Quindi i cantanti: Sara Cervasio (soprano), Elena Serra (mezzo soprano), Danilo Formaggia (tenore) e Carlo Morini (baritono).

 

Fior di musicisti ed un cast davvero eccellente di voci che hanno saputo regalare l’agognata perla ad un pubblico, come quello vercellese, da troppo tempo privato della gioia di una serata dedicata al belcanto: ci voleva, ed il pubblico ha dimostrato con evidenza di avere gradito, a suon di applausi e richieste di bis. Davvero suggestivi, a tratti geniali gli arrangiamenti per sestetto strumentistico di arie d’opera celeberrime.

Costituitosi poco meno di vent’anni fa, la “Scala di seta” che prende il nome da un’opera rossiniana ma che riecheggia anche il più famoso teatro lirico del mondo, facendo pure riferimento all’eleganza della seta, inizialmente faceva solo musica strumentale, pure di elevata qualità, e, Andrea Dieci, altro valente chitarrista, affiancava Ghidoni al posto del vercellese Bocchino.

 

Poi, durante una tournée in Tanzania, Antonello Ghidoni ha pensato di introdurre anche il canto: l’idea si è dimostrata vincente ed il successo immediato. “Dal Marocco, al Giappone – dice Ghidoni – in qualunque parte del mondo ci esibiamo, ospiti delle ambasciate o degli istituti di cultura del nostro Paese, tutto il pubblico conosce il repertorio e spesso canta le arie che proponiamo”.

Non poteva che essere così anche al Civico: dal “Barbiere di Siviglia” al “Rigoletto”, dalla “Carmen” alla “Traviata” la platea del Civico si è lasciata conquistare in un attimo. Come “bis” è stato proposto, e apprezzato, il “Libiamo nei lieti calici” della “Traviata”. 

Lo spettacolo è poi andato in scena ieri sera a Biella, e visto che a Monza, visto il successo, verrà presto ripetuto, non si vede proprio perché non si possa fare anche a Vercelli. Noi ci contiamo ed il pubblico pure.

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3 Commenti

  1. A Vercelli
    non ci facciamo mancare nulla,
    ogni forma di rappresentazione
    purché sia (e sottolineo il purché)
    di gran “qualità”, è ben accetta
    e trova, meritatamente, “pubblico”..
    Ultimamente, ho notato,
    la presenza di
    un’overdose di chitarre
    (per le note ragioni)
    il che,
    non lasciamoci trarre in inganno,
    o prendete dallo sconforto,
    è tutto un Gran Bene
    …..
    Legge di Gresham
    https://dizionari.simone.it/6/legge-di-gresham

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